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Westie Categoria: Racconto
Scritto da: Tommy (alberix) e Patrizia


Le Westy-Favole dello zio Tommy - N. 1

Quando i piccolini non hanno la westy-mamma e vanno educati, può andare bene anche una mamy non-pelosa, una tatina insomma. Ma i più fortunati hanno almeno un westy-papi, o meglio, un westy-zio. Il papi, invece, serve a strillare e fare dispetti, come le passeggiate troppo corte o il tira-guinzaglio. Noi ci capiamo, vero, amici di zampa ?

E così, da quando abbiamo con noi il piccolo Micky ho dovuto iniziare a risolvere tanti problemi che prima non avevo… La cosa più difficile, però non è insegnargli a fare pipì e pupù fuori casa, come pensano i nostri compagni bipedi, ma farli stare buoni quando si vuole fare un pisolino!
Devo dire che dopo l’età giovanile si poltrisce volentieri e spesso, sempre che non ci sia un diavoletto bianco guastafeste…

Allora ho pensato al sistema che usavano con il fratellone-non-peloso, quando era piccolo, e dormivamo vicini, nella stessa stanza, lui nel lettino sopra, io nella cuccia sul tappetino, sotto. La mamy veniva e ci raccontava una storia, sempre piena di coccole e avventure, e noi ci addormentavamo come per magia. Ormai, il fratellone-non-peloso ha una camera nuova, tutta sua, piena di fili pendenti o attaccati al muro, sente musiche terribili e la sera racconta le favole alla fidanzata, per telefono, con la porta sempre chiusa a chiave.

Detto fatto, ho trovato il sistema per insegnare le cose più importanti al piccolo Micky, divertirlo e farlo sognare: le westy-favole dello zio Tommy.

All’inizio c’è voluta tanta pazienza, perché a lui piaceva solo la lotta, ma poi ha cominciato a seguirmi dappertutto, a mordicchiarmi le orecchie e a strofinarsi nella mia cuccia per sapere come finivano le storie dei nostri westy-eroi. Beh, una gran bella soddisfazione…

Vorrei raccontarvene una che è ormai la sua preferita, e serve a superare la paura dell’abbandono.

Si chiama “Cappottino Rosso”. Ne esistono varianti umane ma il tipo westyano è sicuramente superiore:


“C’era in un bel villaggio, immerso tra i boschi, un piccolo westyno, tanto amato dalla sua famiglia, che passava le giornate al sole e a correre in giardino. Aveva un nome bellissimo, ma lungo e difficile da ricordare, datogli dall’allevatore e così lo chiamavano Willy, un nome piccolo e carino, come lui. “Willy dal Cappottino Rosso”, dicevano in paese, quando lo vedevano avanzare tutto fiero, nel suo cappottino di lana rossa fatto dalla nonna.

Non aveva troppi amici, perché la sua casa era un po' isolata dalle altre, e aspettava con ansia l’arrivo del postino per tirargli i lacci delle scarpe e mordere il sacco delle lettere. Andare a fare la spesa sul furgoncino del papi era un gran divertimento, soprattutto se cantava insieme al clacson e giocava a chi strillava di più. Anche le visite alla nonna erano un bel diversivo, perché la mami lo faceva accomodare nel cestino della sua bicicletta e lo portava per il sentiero nel bosco, fino alla casetta dove era nato, e dove viveva Kelly, la sua westy-sorellina. Allora erano feste e ringhiotti, perché lui era un cucciolone ormai, e non poteva più prendersi troppe confidenze e far sparire tutto quanto era nella ciotola o portarsi via i suoi tesori: la pallina di gomma capace di saltare senza fermarsi, il disco volante o l’osso alla menta...

Un giorno troppo uguale agli altri, mentre fuori sibilava il vento e tutti erano in casa, aveva sentito dire che la nonna stava male, e che non si era alzata dal letto neppure per fare uscire la sorellina Kelly. In un attimo capì che era una situazione difficile, di vera emergenza, e che doveva dimostrare il suo amore per la nonna e la westyna Kelly. Appena fu pronto per la passeggiata del dopo pranzo, quando i tatini sono distratti e insonnoliti, con il suo bel cappottino rosso e la pettorina blu, riuscì a correre via, dapprima nel giardino sul retro e poi sotto la recinzione, nel tunnel segreto che sapeva solo lui. A casa erano tranquilli, “non poteva succedergli nulla se restava un po' all’aperto, dal momento che aveva il suo cappottino rosso”, ma lui, Willy l’intrepido era già sulle tracce di Kelly e della nonna. Magari non proprio, e non subito, perché una cosa era andare in bici, se pedalava la mamy. Un’altra era trovare il sentiero da solo, con tutto quel vento e quel profumo di legna bruciata nell’aria. Ma i ricordi lo aiutavano a scegliere il cammino: qui siamo passati, lì non mi ricordo, là sicuramente no, da questa parte mi pare di si. Mentre il sole continuava a fare capolino, e il vento non smetteva di spazzare le foglie, sentì il rumore familiare del motorino del postino. Era parcheggiato vicino alla fontana e pronto a ripartire. Per Willy sembrava un fantastico regalo, arrivato proprio a puntino: un passaggio verso la sua meta, tanto la strada portava sicuramente dove voleva lui…

Con l’abilità del grande acrobata si infilò nella sacca della posta, più confortevole del sentiero gelato, e rimase in attesa. Un’attesa così breve che in pochi minuti tornò Umberto, il postino del paese e si diresse fuori dal bosco, nel complesso di villette dove vivevano Kelly e la nonna. Alla prima consegna, giù a terra, pronto a raggiungere la loro casetta. Un bel problema, però. Nessun indizio, solo un cagnone poco cordiale che abbaiava e abbaiava, neppure un segno di benvenuto. Poi un profumino di mele calde, e di torta, ma non capiva come arrivarci. Più in la’ le chiacchiere di due gatti nella legnaia, e i loro ron ron esagerati, per far vedere che un tetto caldo ce l’avevano, ‘’loro”. Se volevano farlo sentire un estraneo c’erano riusciti.

Un po' di confusione cominciava a smorzare la sua baldanza…e se non l’avesse trovate ? E se fosse sparito il sole prima di essere a casa? E se nessuno l’avesse cercato ? Un cagnolino piccolo e bianco, in un posto nuovo e ostile, senza amici, al freddo. Che brutta fine per un'avventura da sogno, come l'aveva immaginata lui…
Ma un westy-angelo deve esserci, per risolvere i casi più tristi e difficili. Altrimenti come spiegare quell’improvviso desiderio di passare dalla signora Mariantonia da parte del dottor Bartoli ? In fondo la cara signora aveva chiamato per una ricetta, poteva aspettare…Non voleva mai disturbare, e a Natale regalava le marmellate più buone del circondario, fatte in casa secondo le ricette tradizionali. E se fosse stata davvero male ? Con quel tempo da lupi...magari aveva preso freddo per portare fuori la sua Kelly, la westyna che amava ed era la sua più cara compagna, nipotini a parte…
E così, col suo passo spedito, allenato dalle escursioni in montagna, aveva chiamato Rocky, il suo pastore tedesco impigrito dagli anni, e aveva iniziato a scendere verso le villette, dove vivevano Mariantonia e Kelly. Sarà stato il fiuto di Rocky, l’intuito del dottor Bartoli o la paura di essersi perso di Willy, ma quando il westyno si fece avanti, all’incrocio, il pastore tedesco cominciò ad abbaiare e il dottore guardò verso quel fagottino rosso che si muoveva e uggiolava: anche all’imbrunire si riconosceva benissimo ! Era il piccolo Willy, che aveva visto a casa della figlia di Mariantonia, il cucciolo della stessa nidiata di Kelly!! Quel cappottino rosso l’aveva fatto la nonna e l’aveva scaldato per tutto l’inverno. Proprio indovinato con quel manto di pelo candido e quegli occhietti neri, così vivaci…E il nome sulla targhetta levava ogni dubbio: era proprio Willy, tutto infreddolito, che muoveva a stento la coda per dirgli la sua contentezza! Aveva trovato un amico e l’avventura non si sarebbe trasformata in una brutta storia. Una corsa al calduccio, nello zaino del dottore, e poi ecco i gridolini di Kelly , la voce rauca della nonna, l’abbaiare di quel gigante di Rocky e il musetto della sorellina, le carezze, il latte tiepido, e la voglia di chiudere gli occhietti.

Troppe avventure, così grandi per un westyno così piccolo, che voleva correre in aiuto degli altri !!! Un cuore da eroe in erba. E finalmente la nanna, vicino al camino, accanto a Kelly, anzi nella sua cuccia. Poi, una voce speciale, due braccia calde e profumate come non ce l’ha nessuno: è ora di salutare tutti, distribuire slurpottini e leccatine e sprofondare in braccio alla mamy e al papi, corsi a riprenderlo e a portarlo a casa. Avevano pensato di morire, quando l’avevano cercato dappertutto senza trovarlo.. Ma il cappottino rosso lo aveva salvato, l’affetto della nonna lo aveva protetto, e ora Willy sognava di tornare ancora a giocare con Kelly, ma non da solo..meglio con la westy-bici o con la westy-mobile. Meglio insieme.’’


Saluti dal vostro Zio Tommy



Tommy (alberix) e Patrizia



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Westie 20/06/2010 alle 22:43 Jack e Jinny (jjunior) ha scritto:
Stasera ho letto il racconto Tommy: bellissimo, dolcissimo!! Che bello se tutti i cagnolini avessero un cappottino rosso!!

Westie 19/06/2010 alle 21:10 Leo (muschioso) ha scritto:
Mamma mia Tommy...la tua storia e' davvero bellissima! E ci hanno colpito tante tue espressioni piene di tenerezza e calore.."il latte tiepido,la voglia di chiudere gli occhietti"...bello, molto bello davvero!

Westie 18/06/2010 alle 11:05 Dharma (debora) ha scritto:
mi son commossa...che bellissima storia!!!! Complimenti!!!!...e condiviso al 100% la parte in cui dici che con i papi bisogna sempre litigare per i giretti corti e le tirate di guinzaglio.... :)

Westie 17/06/2010 alle 13:14 Golia (Tania) ha scritto:
Che bravi e quanta fantasia!!!

Westie 16/06/2010 alle 23:34 Scotty (sandra) ha scritto:
Bella bella bella bella bella!!!!!!! Dolcissima storia, Tommy, mi sono immedesimato nella parte di quel westino e ho letto tutto d'un fiato! Sei proprio bravo a raccontare, zio Tommy... Aspetto presto la seconda fiaba!

Westie 16/06/2010 alle 09:55 Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
E' una favola deliziosa, da vero westyscrittore!!!

Westie 15/06/2010 alle 14:02 smilla (gloria61) ha scritto:
Bellissimo!!!! Complimenti davvero!!

Westie 14/06/2010 alle 19:44 prince (lidia960) ha scritto:
zIO tOMMY..........COMPLIMENTONI....BRAVISSIMO!!!ALLA FACCIA CHE WESTY SCRITTORI ABBIAMO IN QUESTO SITO!!!!!BRAVA ANCHE LA TUA SEGRETARIA PATRIZIA!!!!

Westie 14/06/2010 alle 17:17 CIPRIA (VARALLO) ha scritto:
Stupendissima!!!!!Sono pronta per la numero due!!!

Westie 14/06/2010 alle 16:26 asia (riccaberno) ha scritto:
Stupenda favola, Zio Tommy......ma al mio Papo piace pensare che sono tutte storie vere!! Vogliamo la seconda!!

Westie 14/06/2010 alle 12:54 Pesca e Perla (sonia7017) ha scritto:
stupendo zio tommy! che favola meravigliosa! ... aspettiamo con ansia la favola n.2!!!

Westie 14/06/2010 alle 08:41 yuma (lupagrigia50) ha scritto:
Zio Tommy sei un grande, mi sa che Miky sia un westino superfortunato, complimenti è un racconto favola bellissimo, ma qui ci sono proprio degli scrittori

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...questo ed altri simpatici gadget legati al mondo dei westie...




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