Westie Categoria: Racconto
Scritto da: Asia (riccaberno) e Riccardo


La Serena Felicità - Quarta Parte

Erano molto diverse fra loro Priscilla e Peggy, e non solo fisicamente, ma anche caratterialmente: la candida Priscilla era una giocherellona, sempre pronta alle coccole, anche da persone che non aveva mai visto, se poi vedeva dei bambini era pazza di gioia. Sempre di corsa, mai ferma un attimo se non per mangiare e per dormire. Di contro la nera Peggy era tranquilla, flemmatica, quasi mai di corsa, se non era strettamente necessario, senza troppi grilli per la testa, sospettosa della gente che non conosceva ed anche quando giocavano insieme lei Priscilla e James, dopo un po’ si stancava ed andava a riposarsi sulla brandina.

Comunque tutte e due erano molto attaccate a James, e stavano sempre insieme nella casa accanto al faro.

Ma l’ allegra famigliola dopo qualche anno dovette lasciare la bianca casa ed il faro dove erano cresciuti James e le sue due amichette, perché la salute di George, il padre di Emma, stava pian piano peggiorando, fino a costringerlo sulla sedia a rotelle.

Nel contempo Michael dovette cambiar lavoro per dar mano ad Emma all’Emporio del padre: dalla tranquillità del faro alla atmosfera chiassosa del negozio. Anche George però non aveva abbandonato la sua occupazione che faceva da più di 50 anni, da quando ragazzino, cominciò ad aiutare i suoi genitori nella conduzione dell’Emporio. Avevano acquistato due sedie a rotelle, una al piano superiore dove erano le camere, una piccola cucina ed un salone per mangiare e rilassarsi davanti alla tv, l’ altra giù in negozio dietro al registratore di cassa; tutte le mattine Emma e Michael lo portavano giù per le scale a braccia prima di aprire il negozio, perché lui non voleva saperne di rimanere su da solo a guardare dalla finestra chi entrava: “Finché ne avrò la possibilità, il posto dietro la cassa è roba mia” diceva a sua figlia che a volte gli chiedeva se non desiderasse rimanere , magari anche solo la mattina, nelle stanze di sopra, magari a leggere oppure ascoltare la radio. In un certo senso lo aiutava a sentirsi utile e perciò Emma e Michael non si opponevano a questo suo desiderio.

Intanto James frequentava l’ ultimo anno delle scuole dell’obbligo, dove tutte le mattine si recava con la sua bici, seguito come un’ ombra dalla sua Priscilla che l’ accompagnava e, dopo aver avuto le coccole da tutti i suoi compagni di classe, tornava di corsa all’ Emporio a stuzzicare Peggy. Che intanto aveva già preso posto sulla sua brandina accanto alla cassa dove stava il nonno, ed appena la vedeva avvicinarsi, faceva dei ringhiottini, per farle capire di lasciarla in pace.

Michael ed Emma stavano già pensando quali studi dovesse fare loro figlio, ed erano orientati su studi commerciali, pensando che prima o poi dovesse prendere la gestione dell’Emporio. Ma James aveva le idee chiare ed l’ aveva già detto ai suoi genitori: voleva curare gli animali, e perciò, con l’ approvazione di papà Michael che era contento di questa sua scelta, ma anche con quella di mamma Emma, che era un po’ meno d’ accordo, l’ anno appresso andò a studiare al College per poi andare alla facoltà di Veterinaria. Anche perché la sua amica d’ infanzia Priscilla che aveva fatto tutte le scuole dall’ asilo insieme, aveva scelto quello studio, e lui non poteva certo abbandonarla. Michael diceva sovente ad Emma: “Vedrai che quei due si sposano”.

Gli anni che seguirono furono un po’ più malinconici per Emma e Michael: dopo il college James si era trasferito a Londra per studiare, assieme a Priscilla avevano affittato un monolocale in centro e tornavano a Cromer solo una volta al mese. George intanto se n’era andato per sempre e così erano rimasti soli in una casa che ora gli sembrava troppo grande.

Meno male che c’erano Peggy e Priscilla ad allietare loro le giornate, e le serate, passate per lo più sul divano davanti alla tv, dopo una giornata, che a Michael sembrava snervante, dietro il bancone del negozio. Per questo ogni tanto, quando il lavoro era un po’ più scarso, lasciava Emma da sola, prendeva la sua bici ed, accompagnato da Priscilla, se ne andava al suo faro, dove nel frattempo faceva il guardiano l’ amico Paul. Andavano a correre tutti e tre sulla spiaggia, quando il tempo lo permetteva, rotolandosi sino a diventare tipo cotoletta impanata, poi un tuffo per sciacquarsi ed una bella doccia, sempre tutti e tre insieme, nella casa che ora era di Paul. Priscilla era molto contenta di questi giochi di spiaggia insieme ai suoi due amici.

Per Michael era come ricaricare le batterie, quel suo ritorno al faro. Quando rientravano a casa si sdraiavano insieme sul divano esausti per i giochi e le corse sulla sabbia, seguiti all’ istante anche da Peggy, che non vedeva l’ ora di sdraiarsi pure lei, anche se stanca non era di certo, visto che stava distesa sulla brandina per quasi tutta la giornata.

Ma un brutto giorno, tornando dalla visita al faro che era un po’ più tardi del solito e si stava già facendo buio, Michael stava correndo più del solito, tanto che Priscilla faceva fatica a stargli dietro, la strada era già bagnata dell’umidità della sera e ad una curva la bici di Michael scivolò e lui volò nel prato adiacente la strada, sbattendo violentemente la testa contro un grosso albero. Restò lì per terra esanime, anche se Priscilla cercava, leccandogli il viso, di svegliarlo. Visto che il suo amico non si svegliava, Priscilla cominciò a correre a perdifiato verso la casa.

Appena Emma, che aveva già pronta la cena e stava aspettando Michael per mangiare, sentì la cagnetta che abbaiava furiosamente come non l’ aveva mai sentita fare, e la vide da sola, capì che qualcosa era successo al suo Michael. Salì sul furgoncino insieme a Priscilla e a Peggy, che nel frattempo era scesa anche lei richiamata da quell’ abbaiare insolito, e partì alla volta del faro.

Qualche centinaio di metri più in là vide la bici per terra e Michael che giaceva nel prato vicino alla strada. Si precipitarono tutt’e tre verso di lui, e Peggy, inaspettatamente, fu la prima ad arrivare dove era disteso a terra, ed a cominciare a leccargli il volto e le mani, come faceva la mattina per svegliarlo, ed anche Priscilla si unì, mentre Emma urlava il suo nome con la faccia rivolta verso il cielo come a cercare aiuto da chi tutto può.

Emma però aveva capito che per il suo amato Michael non c’era più nulla da fare, né il dolce abbraccio delle sue due amiche più care, né l’ amore immenso di sua moglie, lo avrebbero potuto risvegliare dal sonno eterno in cui era caduto.

Invece Michael percepì i dolci e umidi bacetti che gli venivano dati sul viso, ed aprì gli occhi... aveva un forte e fastidioso mal di testa, e la vista era annebbiata, ed allora disse alle sue due amichette: “Priscilla, Peggy, brave che mi avete svegliato, va bene ora mi alzo.”

Si alzò barcollando leggermente, si stropicciò con forza gli occhi e vide che le sue amiche non erano due... ma tre... ed erano tutt’e tre bianche... :erano i suoi vecchi Amorini: Jasper, Barny e Peggy che aveva visto sparire fra i flutti in quel maledetto giorno di inizio primavera. Erano felicissimi di rivederlo fra loro... ed anche sua madre Annie gli corse incontro e l’ abbracciò forte, ringraziandolo di essersi preso cura dei tre Westyni... pure il dott. Butler lo ringraziò per quanto aveva fatto... e suo suocero George si congratulò con lui per aver saputo amare e rendere felice sua figlia Emma e suo nipote James... e per aver gestito nel migliore dei modi il suo Emporio.

Erano tutti intorno a lui e lo stavano ricoprendo del loro amore; ma un velo di tristezza gli passò negli occhi e raggelò il suo cuore: per un po’ non avrebbe potuto vedere e abbracciare la sua Emma, né giocare sulla spiaggia con Paul e Priscilla... né accarezzare la testolina irsuta di Sally sul divano... né gioire insieme a suo figlio James quando sarebbe diventato Dottore... ma per un po’... solo per un po’... perché ora sapeva che prima o poi gli avrebbe riabbracciati tutti... al di là del Ponte.



Asia (riccaberno) e Riccardo


Qui puoi leggere "La Serena Felicità - Terza Parte"
Qui puoi leggere "La Serena Felicità - Seconda Parte"
Qui puoi leggere "La Serena Felicità - Prima Parte"



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Westie 04/01/2011 alle 15:29 Lilly (Chiara) ha scritto:
E' stupenda ma è super tristissima questa storia...mi viene da piangere...

Westie 03/01/2011 alle 17:49 Murphy (miky81) ha scritto:
Bellissima storia, mamy ha le lacrime agli occhi....

Westie 03/01/2011 alle 10:10 CIPRIA (VARALLO) ha scritto:
Ci avete fatto piangere dalla commozione!!!Bravi davvero..siete fantastici!!!!

Westie 31/12/2010 alle 07:15 smilla (gloria61) ha scritto:
che commozione !!! ... bella, siete fantastici !!!

Westie 30/12/2010 alle 17:08 Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
Anche questo nuovo tassello , nella storia che via via si allarga seguendo le vicende di tutti i personaggi , risulta molto coinvolgente e tenero.
Complimenti !

Westie 29/12/2010 alle 20:33 William (MonicadiElliot) ha scritto:
Asia, leggere i tuoi racconti e' un piacere , per davvero.
Credo che alla Quinta Parte, tu debba pubblicare un libro.
Ma uno di quei libri che solo chi ama i cani, westie e non, potra' apprezzare.
Grazie piccola, e ringrazia sempre i tuoi tati bipedi che ti aiutano a scrivere:-)

Westie 29/12/2010 alle 15:44 Melody (scozia) ha scritto:
oh cavoli..... e adesso? cosa fa? piangeeee ??? ecco s'è commossa di nuovo....ma Asia cosa mi combini....scrivi talmente bene che lei diventa la protagonista di tutte le tue fiabe .....ma che razza di tata ho??? bellissima la tua storia complimenti anche al tuo tato che ti ha aiutato.ciao

Westie 29/12/2010 alle 13:29 Pesca e Perla (sonia7017) ha scritto:
Bellissima!! Siete troppo bravi!!! non ho parole!!..mi commuovo sempre...e' proprio una serena felicita'!!!!!!Grazie di cuore per queste belle storie!

Westie 29/12/2010 alle 12:13 Strauss (strauss) ha scritto:
sono davvero commossa...tu sei riuscito a scrivere tutto quello che anche noi speriamo che sia una volta arrivati al di la del ponte...riabbracciare tutti i nostri cari umani e pelosi che non ci sono piu...bellissima grazie riccardo e asia

Westie 29/12/2010 alle 09:15 yuma (lupagrigia50) ha scritto:
Grazie mi avete commosso, sei molto bravo, una carezzina ad Asia

Westie 29/12/2010 alle 08:45 Golia (Tania) ha scritto:
Come sempre!!!!bravissimo..........

Westie 29/12/2010 alle 08:30 Chicca (chicca) ha scritto:
E' bellisisma, come sempre, ancora una volta... Mi hai commosso ancora per la storia bellissimae per niente banale ed affascinato per il tuo stile corretto, pulito, chiaro. Grazie. Ho letto i tuoi racconti con tanto, tanto piacere.

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