IV RADUNO NAZIONALE WESTY.IT


IL NOSTRO RADUNO

Ogni anno, da quattro anni, a fine estate, un sempre più numeroso gruppo di persone si incontra insieme ai propri amici a quattro zampe per passare insieme tre giorni di festa. Alcuni si conoscono già, altri hanno condiviso le sere d'inverno raccontandosi le lunghe giornate viste con gli occhi dei loro cane.
Ma non un cane qualsiasi, qui parliamo del West Highland White Terrier, quello del noto whisky, o del grande magazzino londinese. Quello piccolo, bianco con le orecchie a punta e con la codina dritta.
Sono duemila gli amanti della razza che si incontrano e discutono su westy.it. Un Social network dove non si parla solo di concorsi di bellezza o sfilate di genealogie, prove di obbedienza o altro. Si parla di tutto. L'importante è che a parlare siano i westie. E sono severissimi. Giudicano la condotta dei loro padroni e ne esaltano pregi e difetti. Raccontano le loro marachelle e le loro gesta.

Westy.it nasce quattro anni fa grazie alla amore per il loro westie di una giovane coppia. In pochi anni westy.it è diventato il punto di riferimento per tutti gli amanti della razza.
Ma incontrarsi nel social network non bastava più. Ecco i primi appuntamenti. Prima di quartiere, poi cittadini, poi regionali e infine, inevitabilmente, i nazionali.

Solo voglia di stare insieme, giocare, chiacchierare e passeggiare accompagnati da un abbaiare continuo. Perché i westie sono piccoli ma si fanno sentire, eccome.

Non poche le difficoltà per trovare un posto che accetti cani, non uno o dieci o trenta, ma cento e più westie, tutti insieme e con il loro caratterino. Difficile in un paese dove avere un cane ti preclude quasi tutti i luoghi pubblici.

Quest'anno si è scelta la Toscana. Un villaggio turistico nei pressi di Piombino che si è reso disponibile a fine stagione. 100 i westie arrivati da tutta Italia
Il programma è semplicissimo, stare insieme e conoscersi di persona. Perché in realtà ci si conosce già tutti.
Vipera, una westina che vive a Perugia. È la prima volta che tutti la vedono, ma tutti conoscono le sue leggendarie marachelle. Lo zio Tommy, il più anziano, con la sua grande saggezza. Oramai è cieco e cammina a fatica, ma dai suoi diciassette anni da lezione di vita a tutti e in tutti i sensi. E poi Micky che arriva dalla Sardegna con l'aereo e Benny da San Marino, famoso per il topic dal titolo “salviamo le palline di Benny” nel quale chiedeva aiuto per evitare la castrazione.

All'iscrizione tanti gadget offerti dagli sponsor, attestati e medaglie di partecipazione. Ogni “bipide” ha un cartellino al collo con il nome del suo cane. E così camminando per il villaggio, all'improvviso qualcuno ti viene incontro, ti guarda, abbassa lo sguardo e si china verso il tuo westie e comincia: “ma tu sei Wendy, ciao io sono Deejay, che bello conoscerti ….”

È buffo vedere i “padroni” parlare tra loro. Tutti a debita distanza per evitare le ringhiate dei westie.
La mattina si vede in giro per il villaggio gente passeggiare, quasi come zombie per far fare i bisogni ai quattro zampe.

Il momento istituzionale che vede tutti impegnati nella foto di gruppo.
La foto accompagnerà i ricordi del prossimo inverno, ma non ci sono mai tutti. E decine di commenti nelle bacheche (le bacheche sono degli spazi nella propria pagina westy.it dove si scrivono commenti e stati d'animo) con scritto: “e io dov'ero?” oppure “la prossima volta ci voglio essere anch'io”.

Poi i pranzi e le cene, tutti nella stessa sala da pranzo. E ovunque la scena è la stessa. Westie accanto alla sedia, alcuni seduti con una compostezza impeccabile e la codina dritta sdraiata sul pavimento e lo sguardo che segue millimetricamente la mano che impugna la posata e che si sposta dal piatto alla bocca dei padroni. Altri, più educati, sembrano ignorare il cibo che gira sui tavoli e stanno sdraiati con la testa e mezzo busto sotto la sedia o il tavolo e il resto del corpo spalmato sul pavimento con le zampe posteriori spalancate a mo' di rana. Infine i più impertinenti che saltellano sulle gambe dei commensali sperando in un'equa condivisione dei pasti.

Pomeriggi liberi significa pisolini, passeggiate al mare, quattro chiacchiere al bar oppure andare a giocare a golf come ha fatto il “tato” di Oreste.

Il sabato sera lo spettacolo dei pattinatori artistici vestiti da westie. Il loro balletto è stato accompagnato da un coro di abbai che sembrava una hola al passaggio dei pattinatori.
Poi tutti a letto.

La domenica mattina passeggiata culturale a Populonia. Bellissimo borgo medioevale della Maremma dove l'arrivo del branco era annunciato. Erano sparse per le vie del borgo ciotole d'acqua fresca. Su una di esse la scritta “Bar per Cani”.

Infine i saluti e i cani salgono in auto senza fiatare, si accovacciano e finalmente si riposano.

Domani ci si sente su westy.it


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