Diario di Dreamy Melody

Caro diario e anche cari amici,
cosa hanno visto i miei occhi da westy oggi quando la mamy è tornata a casa da scuola? Un calendario. E non solo. Cosa c' era sul calendario? Un GATTO!!! Vi racconto tutto dall' inizio. Come vi ho già spiegato, la mia mamy è tornata a casa tutta felice da scuola, mi ha fatto le coccole, poi è andata in camera sua. Da lì ho iniziato a sospettare... normalmente non va in camera sua, ma si ferma a giocare con me! Questa eliminazione del mio momento di gioco non mi piace per niente.
Quando l' ho vista uscire dalla sua camera con un coso rosso sottobraccio, ho pensato che fosse un gioco per me, e quindi mi sono messa a scodinzolare tutta felice. Lei mi ha detto qualcosa che non sono manco riuscita a capire, tanto ero felice. Mi è cascato il mondo addosso quando ho capito cos' era. Un calendario. Ma non un Calendario Innocuo e Perfetto come quello che c' è in camera sua, che è tutto solo ed esclusivamente sugli Westy. No. "E cosa c' era allora?" vi starete chiedendo. Ve lo dico subito: un gatto. Un odioso gatto, mio nemico fin dalla nascita! E su ogni pagina del calendario ci sono minuscole centinaia di migliaia di gatti! Povera me. Anzi, scacciamoli! Mi sono messa ad abbaiare contro quel coso pieno di nemici, a ringhiare e a mordere, col risultato che ho completamente fatto a pezzi febbraio. La mamy mi ha un po' sgridata ma ha anche detto che comunque era febbraio e ora siamo a marzo. La mamy ha lasciato il calendario sulla sua scrivania e io ho colto l' occasione ... un morso, un unghiata e... Via anche gennaio! Con gusto ho distrutto la pagina di gennaio brulicante di gatti e l' ho fatta in mille pezzi. La mamy se n' è accorta e ha messo il calendario in cima alla libreria, che io chiamo "l' Everest" per quanto è alta. Comunque ho scoperto che a regalarglielo è stata sua cugina, che va pazza per i gatti. E ora io sono qui a sorbirmi la pagina di marzo, che è sulla cima dell' "Everest" e di cui sono riuscita a strappare solo un misero angolino. Marzo è pieno di gattacci che mi fanno le pernacchie ogni volta che li guardo. Ma non starò qui zitta ancora per molto: sto progettando una rivolta.