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Diario di Asia Lavinia
Data: 30/01/2016
Mugello, veleno nei parchi pubblici
per uccidere i cani
Il veleno per lumache dentro piccole pasticche azzurre disseminato nei parchi e nei giardini di San Piero, Borgo San Lorenzo e di altri paesi. Nel fine settimana due meticci sono morti, un terzo salvo per un pelo. Pericolo anche pe r i bambini
di Antonio Passanese
Il veleno
SAN PIERO A SIEVE - Ventisei ore di agonia. E poi la morte. Questa la sorte toccata a due piccoli meticci che, nello scorso fine settimana, hanno ingerito esche avvelenate preparate con del veleno per lumache. Un terzo cagnolino, invece, si è salvato, ma solo perché il suo padrone è riuscito a fargli vomitare il boccone prima che lo digerisse. I due sfortunati bastardini sono arrivati nella clinica Vet Hospital di via dei Vanni a Firenze in preda a crisi convulsive: «Abbiamo provveduto a sedarli per poi metterli in coma farmacologico, però è stato inutile. Dopo 26 ore di agonia i cani hanno avuto un arresto cardiocircolatorio. Purtroppo la dose di veleno per lumache era troppo alta per poterli salvare», racconta Simone Scoccianti, il direttore sanitario della struttura veterinaria.
L’indagine dell’Enpa
I tre casi di avvelenamento sono stati immediatamente segnalati all’Enpa che ha aperto un’indagine per poter risalire a coloro che hanno disseminato la metaldeide (questo il nome tecnico) in giardini e parchi di San Piero, Borgo San Lorenzo e di altri paesi del Mugello. Si tratta di prodotti in vendita soprattutto nei consorzi agrari, hanno una forma che assomiglia ai confetti, sono di colore azzurro e sono appetibili per gli animali perché hanno un sapore dolciastro. «Non posso escludere che si tratti di cacciatori, ma in giro ci sono anche tanti imbecilli che passano il loro tempo a studiare come ammazzare un animale provocandogli atroci sofferenze». Il problema è che le esche avvelenate sarebbero state gettate in luoghi frequentati anche da bambini, per cui l’allarme è doppio. Tra i proprietari di cani del Mugello la notizia si è immediatamente diffusa e in tanti hanno deciso di non portare più il proprio animale nei posti a rischio.
I sintomi
I sintomi da ingestione di metaldeide sono ipertermia, tremori muscolari, tachicardia e convulsioni: «L’animale giunge alla morte dopo una lunga agonia. Se ci si accorge che il cane o il gatto ha mangiato del lumachicida, il proprietario deve correre quanto prima dal veterinario perché è fondamentale limitare i danni del tossico – è il consiglio di Scoccianti – Se presi in tempo, infatti, ci si può salvare grazie all’intervento medico. In questi casi si deve eseguire con urgenza la lavanda gastrica e controllare farmacologicamente le crisi convulsive. Per le situazioni più gravi possono essere tenuti in coma farmacologico per diverse ore fino a quando gli effetti del tossico non vengono meno». Dare un consiglio ai proprietari dei cani è difficile, ragiona il veterinario, certamente i soggetti più a rischio sono quelli non tenuti al guinzaglio e liberi di vagare in parchi e giardini.
28 gennaio 2016 | 16:29
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