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Categoria: Articolo
Scritto da: Scot (scot) e Dani
La Dieta Industriale
Gli alimenti industriali esistono sotto forma disidratata (crocchette) e sotto forma umida (scatolette)
I mangimi secchi non richiedendo alcuna preparazione speciale e sono facili da dosare; alcuni prevedono l'aggiunta di liquido, altri vanno forniti così come sono. Sono utili alla masticazione e per mantenere i denti puliti e privi di tartaro. Contengono una bassa percentuale di acqua che ne consente una migliore conservazione. E proprio a causa di questa bassa percentuale di acqua, hanno bisogno di essere accompagnati sempre da abbondante acqua fresca.
I mangimi umidi sono di solito più appetibili di quelli secchi, ma hanno un contenuto di acqua superiore perciò, per ottenere lo stesso livello nutrizionale, vanno forniti in maggiore quantità. Una volta aperti possono essere conservati per breve periodo in frigorifero.
Per quanto riguarda le quantità sia degli alimenti secchi che umidi, è bene attenersi alle quantità indicate sulla confezione, osservando tuttavia il proprio cane ed avendo quindi cura di apportare variazioni in base allo stile di vita ed al metabolismo di ciascun soggetto.
L’alimentazione industriale dovrebbe contenere tutti i principi nutritivi, in quantità bilanciate tali da coprire i fabbisogni del cane durante tutto l’arco della sua vita. Si trovano quindi in commercio prodotti specifici per la crescita, il mantenimento, la gravidanza, l’allattamento e l’età avanzata. Tutti vanno forniti senza l'aggiunta di altri alimenti o integratori, salvo suggerimento del veterinario.
Quando si cambia marca o tipo di alimentazione industriale è bene farlo per gradi, aggiungendo un po’ di mangime nuovo a quello somministrato abitualmente ed aumentando gradualmente la quantità di quello nuovo fino alla completa sostituzione nell'arco di dieci giorni.
Se si preferisce utilizzare una dieta di tipo industriale per alimentare il cane, l’importante è acquistare prodotti di buona qualità, non sempre facili da trovare nella jungla di marche in commercio. Per questo è bene leggere attentamente le etichette e scegliere prodotti con un’indicazione chiara e completa degli ingredienti.
Per legge, gli ingredienti devono essere elencati in ordine decrescente di peso, anche se non sempre vengono indicate le percentuali.
- Come prima voce dovrebbero comparire le proteine (carni/pesce) ed in particolare “carne fresca” o “carne disidratata” e non “sottoprodotti della carne” o voci simili, tra i quali rientrano un’infinità di prodotti diversi.
- Dovranno seguire poi cereali (riso/patate) e quindi verdure, ecc. Attenzione allo “splitting”, ovvero la pratica di ripetere più volte una stessa voce; ad esempio “riso” e poi subito dopo “riso integrale” che ovviamente sommati sempre riso sono e potrebbero finire per costituire la maggior parte del prodotto a discapito delle proteine.
- Oltre agli ingredienti, bisogna fare attenzione all’analisi chimica che indica la percentuale dei principi nutritivi presenti negli alimenti industriali.
- L’umidità è la percentuale di acqua presente. Nel cibo secco è inferiore al 14%; nel cibo umido è in genere superiore al 60%.
- Le proteine gregge indicano la quantità totale di proteine, sia di origine vegetale che animale. In genere si raccomanda una percentuale minima del 25% e una percentuale massima del 45% (fonte AAFCO).
- I grassi greggi rappresentano la quantità di lipidi, sia di origine animale che vegetale. La percentuale minima si aggira intorno al 9%, quella massima intorno al 30%. È meglio non superare valori del 12-14% e l’importante è assicurarsi che siano presenti acidi grassi essenziali (Omega 3 e Omega 6), fondamentali per la crescita.
- Le ceneri sono il contenuto totale di sostanze inorganiche, vale a dire i minerali. È bene controllare che il contenuto di calcio e fosforo sia corretto: il calcio deve essere intorno all’1-1,2% mentre il fosforo intorno allo 0,8-1%.
- Le fibre, difficilmente digeribili, aumentano la massa fecale e dovrebbero essere presenti in una percentuale inferiore al 5%.
Scot (scot) e Dani
Commenti: per inserire un commento devi essere loggato
29/09/2010 alle 11:59 prince (lidia960) ha scritto:
anche io preferisco la pappa casalinga,la mia mamy alterna giorni con crocche e giorni con la buonissima pappa casaling,che io preferisco...che ci posso fare se sono una buona forchetta???comunque mamy ha letto il vs. articolo e lo ha trovato molto interessante...grazie e complimenti
28/09/2010 alle 16:16 smilla (gloria61) ha scritto:
complimenti!!!! molto interessante ... grazie!!!
28/09/2010 alle 13:16 Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
Sempre utili ed interessanti i vostri articoli: li leggiamo con vero piacere ...e prendiamo appunti!!! Grazie.
28/09/2010 alle 00:45 Scot (Scot) ha scritto:
Grazie amichetti! Sono contento che possa essere utile! Anche mamy ringrazia! Io comunque resto un fan della pappa casalinga... :-) Che per caso si nota dalla mia foto con la coscia di pollo davanti?! ;-)))))))))))))))
27/09/2010 alle 14:06 Leo (muschioso) ha scritto:
wow! preciso e breve. Bene, stasera mi stampo l'articolo e domani mi guardo per bene l'etichetta delle mie crocche.Non le sapevo per niente tutte queste cose! Grazie Scot e Daniela!
27/09/2010 alle 08:47 Melody (scozia) ha scritto:
molto utile grazie controllerò le mie crocche.