Articoli e Racconti scritti dai nostri Westy-Scrittori
					 Categoria: Racconto
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Scritto da: Asia (riccaberno) e Riccardo
					
				
					
La Serena Felicità
				
Erano quasi trent’ anni che il Dottor Archie  Butler percorreva la  strada  che  da  Criccieth  porta  a  Porthmadoge, proseguendo  poi  per  Penrhyndeudraeth,  nel  Galles  occidentale,  per  visitare i suoi 27 pazienti che erano sparsi  lungo  la  strada,  con il suo calesse nero  sempre tirato a lucido  e  trainato dalla  possente  Shirley, cavalla  di razza Shire (anch’ essa  nera e sempre tirata  a  lucido) . Quasi 25  Km , andata e ritorno,  per i quali impiegava tutta la  mattina e metà pomeriggio, specialmente se come  oggi,  a metà mese di Novembre,  la  nebbia  era così  fitta,  che anche  Shirley,  oramai  esperta  di questa  strada,  a  volte doveva  fermarsi  per  ritrovare  l’  orientamento.  Ma  quando  si fermò  quel  giorno, poco  prima  di  arrivare  a  Pentrefelin,  non voleva  saperne  di   riprendere il  passo,  seppur  incitata  dal  Dott.  Butler, il  quale  decise  di  scendere  dal  calesse  per  vedere  cosa  gli  fosse  successo.
 
Forse, si disse, gli è  entrato un sasso nello zoccolo,  ma  quando arrivò  vicino alle zampe anteriori della cavalla  per  controllare, si accorse  che nel mezzo  della  strada  c’era un piccolo  cane  bianco  sporco,  tremante,  che guaiva  sommessamente.  Ad  un  primo esame non  gli  sembrò  che  fosse  ferito,  allora  lo prese  in  braccio  per  portarlo  sul calesse, ma lei (sì, era una cagnetta)  si  divincolò  e  cominciò  a  correre  verso  il  boschetto  al  lato  della  strada. 
Archie  era  indeciso  se  seguirla  o  meno,  ma quando  vide  che  la  cagnetta  si  fermò guardandolo  supplicante, decise di seguirla. La  ritrovò  poco  più  in  là,  ai  piedi  di  una  vecchia  quercia, dove,  in  una  buca,  c’erano  tre  bozzolini  bianchi  che  facevano  fatica  ad  aprire  gli  occhietti  neri  come  la  pece.  Tremavano  come  foglie  al vento,  ed  allora  Archie  si tolse  il  cappello  di  feltro  e, ad  uno  ad  uno, li  mise  dentro  e  li  portò  sul  sedile  del  calesse,  seguito  come  un’ ombra  dalla  cagnetta.  Quel  giorno  il dott.  Butler  non  finì  di  fare  le  sue  visite,  tanto  non  c’era  nessuna  urgenza,  le  avrebbe  fatte il giorno  dopo. Girò  il  calesse  e  tornò  verso  casa;  anche  Shirley  doveva aver  capito  che  aveva  fretta  di  arrivare,  tant’è  che  accellerò  il  passo  e   poco dopo  erano già  in  vista  della  casa  beige con il tetto di ardesia  e  le  persiane  di  colore  grigio  come  il  tetto. La casa  era  piccola,   ma  in  compenso  aveva  davanti  un  grande  giardino, dove  i  tre  cuccioletti  avrebbero  potuto  scorrazzare  liberamente.     
Appena  dentro  furono  accolti  dal  dolce  tepore  che  veniva  dalla  stufa  a  legna,  opportunamente  tenuta  viva   da  Annie,  paffuta  signora  che  veniva  tutte  le  mattine,  da quando  sua  moglie  Margareth  era  morta   circa  tre  anni  addietro,  per  rassettargli  le  stanze.  Annie  era  sempre  al  piano  di  sopra  a  finire  le  sue faccende,  quando  sentì  aprire  la  porta  e  si  affaccio  dal  patio  per  vedere  chi  fosse  entrato.
"Dottor  Butler,  cosa  fate  qui  a  quest’ora?  Niente  visite  stamane?" 
"Annie  mi  è  successo  un  contrattempo,  venite  giù,  per  favore."
Archie  prese  il  grosso  cuscino  dal  divano  dove  tutte  le  sere  si  sdraiava  ad  ascoltare  un  po’ di  musica alla   radio ,  sorbendo  la  sua  tisana  al  tiglio  e  biancospino, prima  di  andare  a  dormire, e  lo  ripose  per  terra  vicino  alla  stufa,  adagiandoci  sopra  i  tre  batuffolini  bianchi.  Subito  Bessie (questo  è  il  nome  che  il  Dott.  Archie  diede  alla  cagnetta, in  memoria  di  Bessie  Smith,  sua  cantante  preferita  morta  da  meno  di  due  mesi  a  Clarksdale)  gli  si  mise  vicino, e  tutti  e  tre cercarono  le  mammelle  ed  iniziarono così  a  succhiare  il  latte.
Appena  Annie  vide  i  quattro  nuovi  inquilini  della  casa,  pensò  fra  se  e  se  che  da  domani  ci  sarebbe  stato  più  da  pulire,  ma  facendo  buon  viso,  esclamò: 
"Ma che  dolci!!  Finalmente  ci  sarà  un  po’  di  movimento  in  questa  casa  sempre  vuota!!"
Finalmente  il  freddo  inverno  del  Galles  finì  e  i  tre  cucciolini,  Peggy, Barny e Jasper (due  maschietti  ed  una  femminuccia)  all’ inizio  della  primavera   erano  cresciuti  ed erano  bellissimi, come  solo  i  Westy  sanno  esserlo:  avevano  le  orecchie  e  la  codina  dritte  come  antenne,  e  tre  puntini  neri  come  la  pece  su  uno  splendido  musetto  bianco  come  la  luna.
Erano, insieme  a  mamma Bessie,  la  felicità  della  casa.  La  mattina  facevano  compagnia  ad  Annie  mentre  puliva (ogni  tanto  le   facevano  anche  qualche  dispettuccio);  il  Dott.  Butler  aveva  nel  frattempo velocizzato  un  po’  le  sue  visite,  senza  fermarsi  troppo  a  far  chiacchere  come  faceva   di  solito.
Cosicchè  riusciva  a  tornare  per  l’ora  di  pranzo  e  non  si  fermava  più  a  mangiare  al  “White  Horses”  di  Portmeirion.           
Non  vedeva  l’ora  di  tornare  a  casa  e  di  lasciarsi  abbracciare  dall’  amore  dei  suoi  quattro  amici, ed  a  volte,  preso  dal  gioco  e  dalle  coccole  reciproche,  si  scordava  anche  di  pranzare. 
Da  quando  era  morta  sua  moglie  Margareth, non  aveva  più  provato  questo  senso  di  serena  felicità  che  l’avvolgeva  quando  aveva  intorno  i  suoi  quattro  amorini,  e  sovente  la  sera  si  addormentava  sul  divano  con  loro  accanto, senza  prendere  la  sua  abituale  tisana  rilassante.
E  così  li  trovò,  una  mattina  di  fine  estate,  la  signora  Annie,  aprendo  la  porta  di  casa:  tutti  e  cinque  addormentati  sul  divano. 
Jasper  fu  il  primo  a  svegliarsi  e  ad  andare  a  salutarla, mordicchiandoli  le  scarpe  come  faceva  tutte  le  mattine, poi  arrivarono  Peggy  e  Barny  che  le  saltellarono  intorno,  felici  di  vederla  dopo  di  che  si  fiondarono  tutti  e tre  fuori  nel  giardino  a  rotolarsi  nell’erba  fresca  del  mattino.  Annie  allora  chiamò  Bessie  che  non  era  venuta  a  salutarla  come  al  solito,  leccandole  il  dorso  della  mano.  Bessie  era  rimasta  lì  sul  divano,  accanto  al  suo  amico  Archie,  con  la  testa  poggiata  sulle  sue  mani, che  ogni  tanto  gli  leccava, sperando  che  si  svegliasse  ed  andasse  con  lei  in  giardino  come  faceva  tutte  le  mattine. Ma  purtroppo il  dottor  Butler  non  si  sarebbe  svegliato  mai  più, il  suo  cuore  aveva   smesso  di  battere... ma  il  suo  volto  era  sereno, la  bocca  e  gli  occhi,  pur  se  chiusi,  lasciavano  vedere  un  dolce  sorriso.  La  signora  Annie,  vedendolo,   pensò  che  forse  era  proprio  così  che il  Dottor   Archie  Butler  avrebbe  voluto  lasciare  questo  mondo:  abbracciato   dai  suoi  quattro  AMORINI  BIANCHI...
Racconto  scritto  dal mio  Papo  Riccardo
con  il  mio  indispensabile  aiuto.
ASIA
				
					
					
Asia (riccaberno) e Riccardo
				
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						 11/08/2011 alle 21:07							Spike (Wody) ha scritto:
						
							11/08/2011 alle 21:07							Spike (Wody) ha scritto:
						
						
Bravo Riccardo!					
						 07/11/2010 alle 14:32							Romeo (aireen) ha scritto:
						
							07/11/2010 alle 14:32							Romeo (aireen) ha scritto:
						
						
....Il Dott. Archie, si girò un attimo prima di far allontanare la sua anima dal suo corpo. Baciò uno ad uno i suoi cuccioli e tese la sua mano.  Un'altra mano si avvicinò alla sua. Era quella di Margareth! Insieme salirono sulla loro Stella. E se alzate gli occhi verso il cielo li potete vedere ancora affacciati. Aspettano i loro cuccioli per vivere tutti insieme nelle sfumature dell'Arcobaleno!
Tanti baci ad Asia  e Riccardo.... 					
						 07/11/2010 alle 05:49							tommy (alberix) ha scritto:
						
							07/11/2010 alle 05:49							tommy (alberix) ha scritto:
						
						
Che meraviglia di racconto !!!  Dai westy-proptagonisti al dottore, alla cornice gallese, una vera chicca !!!!  coccole da tutti noi della casa dello zio Tommy e Co.					
						 04/11/2010 alle 20:28							prince (lidia960) ha scritto:
						
							04/11/2010 alle 20:28							prince (lidia960) ha scritto:
						
						
complimenti...veramente bravi......come al solito mamy ha preparato la scatola con i fazzoletti......B♥R♥A♥V♥I♥!!!!!!!!!!					
						 03/11/2010 alle 16:37							tuuli (sibilla) ha scritto:
						
							03/11/2010 alle 16:37							tuuli (sibilla) ha scritto:
						
						
Bravissimo Riccardo !!!!!					
						 02/11/2010 alle 12:32							Wendy (Alia) ha scritto:
						
							02/11/2010 alle 12:32							Wendy (Alia) ha scritto:
						
						
Bella fine davvero, accompagnato dagli angeli. Grazie per la storia commovente.					
						 01/11/2010 alle 19:29							Scooby-doo (maril) ha scritto:
						
							01/11/2010 alle 19:29							Scooby-doo (maril) ha scritto:
						
						
da lacrime agli occhi ....stupendo!					
						 31/10/2010 alle 20:58							nanà (nanilapeste) ha scritto:
						
							31/10/2010 alle 20:58							nanà (nanilapeste) ha scritto:
						
						
bellissimo..grazie					
						 31/10/2010 alle 11:54							Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
						
							31/10/2010 alle 11:54							Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
						
						
Attendiamo di leggere il seguito di questo  racconto proprio bello e commovente, per il quale ci complimentiamo con la coppia  di autori!!!					
						 30/10/2010 alle 18:37							CIPRIA (VARALLO) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 18:37							CIPRIA (VARALLO) ha scritto:
						
						
Asia e Riccardo  avete scritto un racconto coinvolgente ,commovente e decisamente bellissimo!!!Bravi,complimenti di vero cuore!!					
						 30/10/2010 alle 14:35							Lala (Lotty) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 14:35							Lala (Lotty) ha scritto:
						
						
Asia che storia bella e commovente....Mi piangeva il cuore quando il Dr.Archie non si svegliava perchè era andato nel più bel angolo del Paradiso...					
						 30/10/2010 alle 13:50							William (MonicadiElliot) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 13:50							William (MonicadiElliot) ha scritto:
						
						
Bellissimo racconto!
Un slurpino affettuoso ad Asia Musa Ispiratrice:-) 					
						 30/10/2010 alle 13:21							asia (riccaberno) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 13:21							asia (riccaberno) ha scritto:
						
						
Fra un po' il seguito della storia.................io e il papo stiamo lavorando per voi...					
						 30/10/2010 alle 10:18							Fiocco (Fiocco) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 10:18							Fiocco (Fiocco) ha scritto:
						
						
Wow complimenti una storia bellissima ed emozionante ma anche un pò trriste....penso che i piccoli siano rimasti con Annie la governante vero???? 					
						 30/10/2010 alle 10:18							Fiocco (Fiocco) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 10:18							Fiocco (Fiocco) ha scritto:
						
						
Wow complimenti una storia bellissima ed emozionante ma anche un pò trriste....penso che i piccoli siano rimasti con Annie la governante vero???? 					
						 30/10/2010 alle 08:35							yuma (lupagrigia50) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 08:35							yuma (lupagrigia50) ha scritto:
						
						
Bravissimo, mi si stringe il cuore, ma dopo i cagnolini dove sono finiti? Avete scritto una storia bellissima					
						 30/10/2010 alle 08:31							Chicca (chicca) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 08:31							Chicca (chicca) ha scritto:
						
						
Complimenti davvero per la storia dolcissima e l'esposizione corretta, pulita, chiara.					
						 30/10/2010 alle 08:27							Melody (scozia) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 08:27							Melody (scozia) ha scritto:
						
						
DOLCISSIMO..............					
						 30/10/2010 alle 00:55							Whisky (pippo) ha scritto:
						
							30/10/2010 alle 00:55							Whisky (pippo) ha scritto:
						
						
Complimenti.					
 
		
		
		
		
		
 Noè (mocrate07)
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