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Categoria: Articolo
Scritto da: Micky (Micky) e Rita
Tatuaggio, microchip.... ma soprattutto: Anagrafe Canina Nazionale
Il 14 agosto 1991 è stata emanata una legge, la n. 281/1991 dal titolo “Legge quadro in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo” e stabilisce che chi possiede un cane deve obbligatoriamente denunciarne la detenzione. In base all'art. 3, le regioni sono invitate a disciplinare con una propria legge, l'istituzione dell'anagrafe canina presso i comuni o le Asl, oltre alle modalità per l'iscrizione a tale anagrafe e per il rilascio al proprietario o al detentore della sigla di riconoscimento del cane, da imprimersi mediante tatuaggio indolore. Chi adotta o acquista un cane, ha l'obbligo di recarsi, entro un certo periodo di tempo (circa due settimane, mentre per i cuccioli c'è tempo fino al terzo mese di vita) presso gli uffici preposti per sporgere la denuncia di possesso e iscrivere l'animale nell'elenco nazionale.
Al momento dell'iscrizione viene attribuito all'animale un codice alfanumerico, che deve essere tatuato, cioè impresso secondo le modalità previste, entro 6 mesi. Il mancato adempimento comporta per il proprietario negligente, il pagamento di un'ammenda (art. 5).
Leggermente diverso è il caso dei cani iscritti tramite l'Enci, ai Libri Origine Italiani (LOI), in tal caso la denuncia e l'assegnazione del codice sono automatici, al proprietario spetta il compito di notificare l'iscrizione e l'avvenuto tatuaggio, presso gli uffici che fanno capo al Ministero della Sanità.
Esistono due metodi per imprimere il tatuaggio: pinza e dermografo
Con la pinza viene impressa la punzonatura nella parte interna di uno dei due padiglioni auricolari (orecchie) (oppure all'interno della coscia): si tratta di un'operazione dolorosa ma rapida, utilizzata in genere negli allevamenti su animali molto giovani.
Il dermografo è una specie di penna da cui esce ritmicamente, mediante un pedale elettrico, degli aghi precedentemente imbevuti nell'inchiostro, la procedura è lenta e difficoltosa, prevede la scrittura manuale della sigla alfanumerica sull'interno della coscia destra.
Entrambi i metodi possono richiedere la sedazione dell'animale.
Al termine di tale operazione, il veterinario che ha eseguito il tatuaggio provvede a rilasciare una certificazione ufficiale, che il proprietario deve trasmettere all'anagrafe canina nazionale, per comprovare l'adempimento degli obblighi legislativi.
La pratica del tatuaggio presenta dei limiti. E' una procedura non semplice dal punto di vista esecutivo, in più si verifica che la sigla alfanumerica impressa tenda, con il trascorrere del tempo, a sbiadire o cancellarsi, risultando difficile da leggere. Per questi e altri motivi si è trovata una soluzione innovativa: l'inoculazione del microchip.
Il microchip
Dal primo gennaio 2005, il microchip è obbligatorio in Italia. Dal 2008, l'unico sistema di riconoscimento è il microchip.
Il microchip, o transponder, è un piccolo dispositivo elettronico della lunghezza di 11 mm e della larghezza di 2 mm con un codice a 15 cifre ed è contenuto in un ago monouso, che può essere applicato su una particolare siringa o altro iniettore. La capsula è di vetro biocompatibile, la superficie esterna è trattata con microsolchi per facilitare l'ancoraggio nei tessuti sottocutanei ed impedirne la migrazione (anche se può capitare che migri comunque).
Le caratteristiche del microchip sono uguali in tutto il mondo e ciò lo rende conforme alle norme Iso (International Standards Organisation) 11784 e all'allegato A della norma Iso 11785.
In Europa il microchip viene impiantato nella porzione media sinistra del collo, in parole semplici , dietro l'orecchio sinistro.
I microchip possono essere prodotti e commercializzati soltanto da soggetti (aziende) registrati presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ai quali viene assegnato una serie numerica di identificazione. Con tale metodologia è improbabile avere due o più codici identici. Le prime tre cifre di tale codice, identificano la ditta produttrice, seguono delle cifre “random” (sequenza casuale) a completamento delle 15 cifre. Il microchip emette un brevissimo segnale solo se “attivato” dall'apposito lettore, il segnale riproduce sullo schermo la serie completa del codice.
Il codice di identificazione abbinato al nome di una persona e se correttamente registrato nell'anagrafe canina di residenza, costituisce un vero e proprio titolo di proprietà. Quel codice dice che voi siete la famiglia del componente-cane e avete dei diritti e dei doveri verso di esso.
La tecnica d'inoculazione è indolore ed è paragonabile ad una iniezione sottocutanea.
Per concludere, questo sistema si rileva, rispetto al tatuaggio, molto più sicuro, facile da attuare, innocuo e inalterabile nel tempo.
Abbiamo parlato di tatuaggio e microchip, abbiamo nominato l'Anagrafe Canina, creata con la legge 281 del 14 agosto 1991.... ma sappiamo cos'è l'anagrafe canina e come funziona?
Da ricordare che tale anagrafe è stata creata anche per combattere il randagismo (illusi), in questo articolo non è nostra intenzione trattare questo problema, che purtroppo esiste (anche troppo) nel nostro paese.
Anagrafe (dal greco ἀναγραϕή, "registro") è il registro della popolazione mantenuto dall'amministrazione di ogni comune che ha come fine primordiale quello di documentare la situazione numerica degli abitanti residenti e di quelli che lo sono stati. (fonte Wikipedia)
Nel nostro caso parliamo di popolazione canina.
In Italia ci sono due uffici preposti per tale anagrafe, nella maggior parte delle regioni, l'anagrafe canina si trova presso le Asl (azienda sanitaria locale), mentre in Emilia Romagna è presso i comuni.
La normativa vigente (ordinanza del 6 agosto 2008) all'art. 1 recita:
- E' obbligatorio provvedere all'identificazione e alla registrazione dei cani, in conformità alle disposizioni adottate dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano ed alla presente ordinanza.
- Il proprietario o il detentore di un cane deve provvedere a far identificare e registrare l'animale, nel secondo mese di vita, mediante l'applicazione del microchip. Il proprietario o il detentore di cani di età superiore ai due mesi è tenuto a identificare e registrare il cane ai fini di anagrafe canina, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza.
- L'adempimento di cui al comma 2, quale atto medico-veterinario, deve essere effettuato:
a) dai veterinari pubblici competenti per territorio;
b) da veterinari libero professionisti, abilitati ad accedere all'anagrafe canina regionale, secondo modalità definite dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano. - I veterinari che provvedono all'applicazione del microchip devono contestualmente effettuare la registrazione nell'anagrafe canina dei soggetti identificati. Il certificato di iscrizione in anagrafe canina deve accompagnare il cane in tutti i trasferimenti di proprietà.
- Il proprietario o detentore di cani già identificati ma non ancora registrati è tenuto a provvedere alla registrazione all'anagrafe canina entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza.
- La disposizione di cui al comma 2 non si applica ai cani identificati, in conformità alla legge 14 agosto 1991, n. 281, mediante tatuaggio leggibile e già iscritti nell'anagrafe canina.
- I veterinari pubblici e privati abilitati ad accedere all'anagrafe canina, nell'espletamento della loro attività professionale, devono verificare la presenza dell'identificativo. Nel caso di mancanza o di illeggibilità dell'identificativo, il veterinario libero professionista deve informare il proprietario o il detentore degli obblighi di legge.
Abbiamo scritto che le aziende che producono i microchip, devono essere registrati presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ed è questo organo che ordina la serie da produrre.... esempio: ci sono venti aziende iscritte per la produzione e la commercializzazione, il Ministero ordina a queste aziende di produrre microchip con la serie: da 1 a 10 per la prima azienda, da 11 a 20 la seconda, da 21 a 30 la terza e via di seguito. Si ricorda che le prime 3 cifre del codice di identificazione, identifica la ditta produttrice.
I microchip possono essere venduti solamente alle regioni, alle province autonome di Trento e Bolzano, alle aziende sanitarie locali, ai veterinari liberi professionisti accreditati ad accedere all'anagrafe canina e alle facoltà di medicina veterinaria che hanno un ambulatorio aperto al pubblico. La commercializzazione di microchip con serie numerica non assegnata dal Ministero è consentita fino alla data del 31 marzo 2009, dopo tale data si possono usare, fino ad esaurimento, quelli in proprio possesso.
Il comma 2 recita: “Il proprietario o il detentore di un cane deve provvedere a far identificare e registrare l'animale, nel secondo mese di vita, mediante l'applicazione del microchip.” che significa?
Significa che entro il sessantesimo giorno dalla nascita, chi ha il possesso del cane, deve far introdurre al cucciolo il microchip, quindi recarsi dal veterinario (asl o libero professionista), il quale introdurrà il microchip, che avrà preventivamente ritirato presso l'Asl di residenza del possessore del cane e con lo speciale iniettore, effettuerà l'inoculazione. Il veterinario rilascia al futuro proprietario, un'attestazione di avvenuta introduzione del microchip, dove saranno riportati i dati della persona fisica e i dati del cane. Con tale attestazione, il proprietario (entro 7 giorni) si recherà alla propria Asl (o Comune) e farà denuncia di possesso, consegnando una copia dell'attestazione, compilando un modulo e mostrando i propri documenti, per comprovare la propria identità. L'ufficio competente rilascia il certificato di iscrizione all'anagrafe canina che accompagnerà il cane per tutta la vita, anche nei casi di trasferimenti di proprietà. Una copia dell'attestato di introduzione del microchip, per i cani nati a partire dal 6 luglio 2007, deve essere allegato al modello B, da presentare all'Enci per l'emissione del pedigree, senza tale documento, le delegazioni dell'ente, non accetteranno queste iscrizioni.
Nel caso in cui, cediamo, a qualsiasi titolo, il nostro cane ci si deve recare presso la propria Asl (o Comune) di residenza e denunciare la cessione, l'ufficio emetterà una denuncia di cessione con i dati del vecchio e del nuovo proprietario, nonché i dati del cane, compreso il numero del microchip. Il nuovo proprietario, entro 10/15 giorni dall'emissione della cessione, si deve recare alla propria Asl (o Comune) di residenza, munito della denuncia di cessione, il libretto sanitario ed il cane (verrà verificata la corrispondenza del numero di identificazione) e far iscrivere il nuovo componente-cane all'Asl (o Comune) di appartenenza. E' l'Anagrafe Canina che si occupa di emettere, dietro nostra richiesta, con un piccolo contributo economico, il passaporto europeo per animali da compagnia.
Naturalmente, come tutte le anagrafi, ogni cambiamento o variazione deve essere denunciata all'Asl (o Comune) quindi anche per il componente-cane. In caso di smarrimento si hanno in media tre giorni di tempo, in caso di cambio di residenza o di morte, circa quindici giorni. Il tempo che intercorre dal verificarsi dell'evento alla denuncia, cambia in base ai regolamenti delle Regioni.
Perché è importante iscrivere il proprio cane all'anagrafe canina? In primo luogo è un obbligo di legge, in secondo luogo può essere importante in caso di smarrimento o fuga del nostro fedele amico, con l'iscrizione nei registri canini, il nostro cane ci può essere restituito, occorre leggere il microchip con l'apposito lettore, controllare all'anagrafe canina e risalgono al legittimo proprietario, il nostro fido, ha una possibilità in più di ritrovare la sua famiglia. L'iscrizione all'anagrafe canina è l'unico documento che attesta la proprietà del nostro cane.
E' pur vero che, se ci si vuole sbarazzare del cane, ci sono svariati modi e non possono risalire a nessun nome, ma questo amico a 4 zampe, che vive per noi, si merita questo trattamento????
Micky (Micky) e Rita
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11/02/2011 alle 14:39 Micky (micky) ha scritto:
grassie grassie.... mamy ha imparato sulla mia pellicciotta!!! in fondo è stato utile a qualcosa.... ad acculturarci..... :)))
09/02/2011 alle 21:46 Sissi Kristine (MAVY) ha scritto:
Brava Rita!!!!Complimenti Micky hai una supermamma
09/02/2011 alle 19:26 Ambra e Spenk (giancarla) ha scritto:
....direi molto utile...complimenti rita
09/02/2011 alle 16:56 snoopy (paolaselly) ha scritto:
Complimenti Rita, il tuo articolo non fa una grinza!!!
09/02/2011 alle 13:01 Pesca e Perla (sonia7017) ha scritto:
Grazie Micky, tutto chiarissimo! bravi!
09/02/2011 alle 11:28 Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
Grazie per le utilissime informazioni !!!
09/02/2011 alle 11:16 Golia (Tania) ha scritto:
Brava Rita!!!!!!!!!!!!