Articoli e Racconti scritti dai nostri Westy-Scrittori
Categoria: Articolo
Scritto da: Yuki (Viv) e tati Cristian e Viviana
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Il West Highland White Terrier
Brevi cenni storici
Il West Highland White Terrier fa parte del terzo gruppo delle razze canine, che comprende la variegata famiglia dei terrier. (Sezione 2 – Terrier di piccola taglia – FCI 85)
Delle trentatre razze che ne fanno parte, ventisei sono originarie delle isole britanniche, di cui ben cinque sono scozzesi tra cui, appunto, il West Highland.
L'origine dei Terrier scozzesi è molto antica, tanto che già durante l'occupazione romana della britannia, Plinio il vecchio descrisse i cani "scotici", cani di piccola taglia che inseguivano la preda fin nella tana. Tre secoli più tardi, anche Oppiniano nel suo poema "la Caccia" ne parla, e, forse colpito dalla "cattiveria" di questi cani, scrisse che il loro morso era in grado di avvelenare.
Il nome Terrier deriva dal latino terra e sta ad indicare l'abilità di alcune razze a cacciare anche nelle tane, cioè ad inseguire il selvatico fin dentro al suo rifugio.
La ragione della straordinaria varietà delle razze che fanno parte della famiglia dei terrier va ricercata, oltre che al buon adattamento alle situazioni ambientali, anche alla gelosia con cui venivano custoditi nelle varie contee i terrier locali, al punto che a volte un tipo può essere addirittura collegato ad una famiglia o ad un individuo, che per primo lo allevò, come nel caso del Westie.
Il professor Dagradi (allevatore di terrier e giudice), spiegò il perchè della quasi totale scomparsa dei cani da tana dal continente, ad esclusione della Germania, in cui il bassotto esegue la stessa funzione. Evidentemente anche nel resto d'Europa erano presenti animali nocivi per l'uomo, come ratti, volpi, ecc.. ma sul continente si affrontava la loro eliminazione non in chiave sportiva (caratteristica esclusiva delle isole britanniche), ma piuttosto con trappole e bocconi avvelenati.
Venivano infatti denominati rurali tutti quegli sport in cui si opponeva l'uomo all'animale o gli animali tra di loro, anche senza che il premio in palio fosse la preda commestibile, il fine unico delle cacce continentali.
Sport storici riconducibili al duecento in cui si fa riferimento ai terrier è il combattimento contro i tori, pratica che si protrasse fino al 1835, anno in cui ne fu bandita la pratica, e combattimenti tra cani per quanto riguarda i terrier di tipo bull. Le cacce al ratto per mezzo di terrier sono tuttora praticate.
Proprio per questi compiti a cui era assegnato, al terrier era richiesto un coraggio da leone, dal momento che, per quanto riguarda la caccia, non bastava stanare la preda, ma bisognava affrontarla e sopprimerla in spazi angusti, tanto che molti cani morivano soffocati o durante la lotta ,ad esempio col temibile tasso.
Origine della razza.
I terrier originarono probabilmente dall'incrocio tra i segugi inglesi a gamba corta e i molti cagnolini di razza incerta che venivano usati in campagna per la caccia ai topi. Il progenitore del west highland è lo skye terrier di cui rappresentavano inizialmente, insieme al cairn terrier, la varietà a pelo corto.
In Scozia lo skye terrier è sempre stato molto amato, anche perchè era il cane preferito della regina Vittoria, ed era molto apprezzata anche la varietà a pelo corto.
In seguito questo cane si rivelò prezioso per un compito specifico. In Scozia i confini vengono delimitati da pile di pietre chiamate “cairn” in lingua gaelica, che diventavano un ottimo nascondiglio per volpi e tassi. I piccoli terrier si rivelarono bravissimi nel compito di stanarli.
Così, agli inizi del '900, lo skye terrier a pelo corto divenne ufficialmente il cairn terrier.
I west highland all'epoca erano semplicemente dei cairn terrier che nascevano con il pelo bianco e, per questo motivo, ritenuti più delicati e di minore utilità dai cacciatori, finendo soppressi alla nascita.
La sorte dei piccoli terrier dal pelo bianco però mutò drasticamente a seguito di una piccola, ma vera e propria tragedia.
Durante una battuta di caccia venne ucciso per errore il cairn terrier preferito del suo padrone, confuso con una volpe a causa del pelo fulvo.
Il padrone dello sfortunato cagnolino era il colonnello Malcom, già apprezzato cinofilo.
Sconvolto dalla tragedia il colonnello decise che i terrier da tana dovessero avere il pelo bianco, proprio per evitare che simili incidenti si avessero a ripetere.
Nel suo allevamento, quindi, la sorte dei cuccioli bianchi si ribaltò: erano loro ora gli unici a sopravvivere e venire selezionati accuratamente, prendendo il nome di Potalloch terrier dal nome della tenuta del colonnello Malcom.
In seguito vennero incrociati con lo Sealyham terrier per fissare sempre di più il colore bianco e dal 1924 il bianco divenne l'unico colore ammesso.
Altri famosi e tenaci allevatori operarono poi ai fini di fissare i naturali pregi di questi cani e di aumentarne la diffusione.
Per la prima volta, il West Highland è stato classificato separatamente presso l'annuale mostra di Scottish Kennel Club, tenutosi a Edimburgo dal 26 al 28 ottobre 1904. Nello stesso anno, è stato fondato club scozzese del WEST HIGHLAND WHITE TERRIER , il cui presidente era stato il Duca Argyll. Il Club WHWT d'Inghilterra è stato istituito nel 1907, divenne presidente la contessa di Aberdeen. Il Colonnello Malcolm ha preso il posto di vice-presidente, e dopo la morte della contessa divenne presidente.
Molti importanti allevatori si adoperarono per mantenere in vita il patrimonio genetico dei westie durante il difficile periodo della prima guerra mondiale, in cui l'allevamento cinofilo era vietato a causa della scarsità di cibo. Ancora oggi i nomi dei loro allevamenti compaiono nei discorsi degli appassionati e dai loro cani discendono le migliori linee di sangue attualmente note, tra cui mrs Pacey dell'allevamento Wolvey.
Oggi il westie è più diffuso come cane da compagnia che come cane da caccia.
Per quanto riguarda la successiva diffusione della razza, la crescita più evidente si ebbe dopo la seconda guerra mondiale, periodo nel quale furono vietate le esposizioni canine ma non l'allevamento.
In Italia, la pioniera della razza può essere considerata senza dubbio la signora Paola Vanoni Alessio, che già dagli anni sessanta era titolare dell'affisso “della Giada”.
Durante questo periodo, in cui la signora Vanoni partecipava alle esposizioni cinofile in Italia e Francia, le iscrizioni al LOI (libro origini Italiano) registrava numeri molto bassi (5, 7, 9 e “addirittura” 26 nel 1976). Oggi la razza west highland white terrier registra circa 1000 iscritti ai libri genealogici in Italia ogni anno.
Carattere e Attitudini
Se si dovesse definire il west highland white terrier con una parola, questa sarebbe dinamicità.
A dispetto delle dimensioni, questi piccoli terrier sono incredibilmente agili e veloci e non bisogna farsi condizionare dall'aspetto che lo fa assomigliare ad un candido Pierrot, con un'espressione che è un misto di furbizia, curiosità e velata malinconia.
Il westie, infatti, più che un clown pensieroso si ritiene un piccolo grande imperatore, un Napoleone canino, e non impiega mai troppo tempo a trasformarsi in un pazzo scatenato durante i giochi.
Con il grande pregio di capire subito quando è il momento di comportarsi bene.
Un westie adulto e, ovviamente, ben educato è in grado di essere buonissimo in casa ed è anche capace di imparare a camminare impeccabilmente al guinzaglio.
Le pulsioni istintive dei cuccioli, invece, possono venire modificate dall'ambiente in cui vivono e soprattutto dal comportamento del padrone.
Il piccolo westie deve ricevere un corretto imprinting e poi una buona socializzazione, quindi va portato in mezzo alla gente, a conoscere il mondo e i suoi abitanti.
In questo modo il suo carattere si forgerà e verrà fuori la sua vera essenza di terrier che incede con grande fierezza sul sentiero della vita.
Pur restando allegri e dinamici fino a tarda età, i westie imparano presto a non superare i limiti e a comportarsi in modo civile.
Ovviamente bisogna prima spiegare loro quali sono i limiti.
Questi cani sono piccoli fuori, ma grandissimi dentro. In altre parole, hanno un temperamento molto forte.
Se a questo si aggiunge un'intelligenza di prim'ordine, si ottiene un cane capace di capire al volo chi, come e quando può essere biecamente sfruttato e chi, invece, va rispettato e stimato.
Non va comunque dimenticata la loro origine venatoria, che a volte riemerge in modo molto evidente in presenza di piccole prede o situazioni particolari.
Hanno un buon fiuto, ma il loro senso più utilizzato è l'udito.
Sono cani sempre molto vigili, pronti a scattare al primo segnale sonoro, e in alcuni casi, ad abbaiare insistentemente di fronte a tali “minacce”, come ad esempio il campanello di casa, abbaiare che tuttavia non risulta mai petulante o inutilmente isterico.
I westie sono cani determinati fin dalla più tenera età, non vanno perciò mai sottovalutati.
Con cani di tale temperamento è importantissimo sapersi imporre con dolcezza e fermezza, in modo da renderli cagnolini obbedienti ed educatissimi, anche se un terrier è sempre un terrier.
Se, al contrario, trovano un padrone troppo permissivo, o dal carattere troppo debole, imparano a non obbedire ai richiami, diventano dei piccoli despoti e restano in perenne conflitto col loro proprietario.
Ama giocare molto con altri cani coi quali non si sente mai inferiore, ma anzi può prediligere soggetti di taglia grande per il gioco o per eventuali risse.
Sono cani portati ad imparare i comandi delle discipline sportive come l'agility, ma, se questo non interessa al proprietario, sanno dare tantissimo anche solo come semplici compagni di vita. Va comunque detto che sono cani che si distraggono facilmente ad ogni stimolo che li circonda, quindi l'addestramento può risultare difficile all'inizio, e, per i poco pazienti, un po' frustrante.
Oltre ad essere tranquillissimi in età adulta, diventano una parte integrante della famiglia, seguendo con attenzione ogni aspetto della vita del padrone, sono in grado di stare molte ore in ufficio al suo fianco limitandosi a svuotare il cestino della carta, ma sono altresì in grado di affrontare lunghe passeggiate senza risentirne eccessivamente se ben allenati.
Pazienti con i cuccioli, umani e non, hanno però anche un rovescio della medaglia.
Ad ogni piccolo torto, anche inconsapevole, il westie è bravissimo a “tenere il muso”, offesissimo.
Ricordando le sue origini di cacciatore il west highland white terrier ama esplorare qualsiasi anfratto trovi sul suo cammino e non vi è “buca troppo profonda o acqua troppo fredda” per un terrier.
Non aver paura di nulla, però, non significa essere ineducati o addirittura aggressivi; un west highland ben allevato e ben socializzato ha uno splendido carattere, giocherellone e amichevole con persone ed animali.
Ma, appunto, ben allevato.
Purtroppo da diversi anni il westie è diventato un cane “di moda”, molto ricercato e diffuso.
Questo non ha di certo fatto il bene della razza, perchè molto di moda significa cuccioli in grande quantità che non è mai sinonimo di cuccioli di grande qualità.
Per ottenere soggetti belli e di buon carattere occorrono serietà, competenza e coscienza nell'allevare.
Queste doti non appartengono mai a chi produce cani a puro scopo commerciale.
Così in giro si vedono westie decisamente bruttini, ma anche nervosi, abbaioni e talora perfino mordaci.
La beffa sta nel fatto che il westie, oltre che per l'indubbia bellezza, è diventato famoso in tutto il mondo per il suo carattere gioioso e socievole, tanto da venire considerato un ottimo antistress naturale.
Per un profano è molto difficile notare la differenza tra un cucciolo doc e un cucciolo truffa, l'unica soluzione è affidarsi ad allevamenti seri e riconosciuti.
Grazie , o forse per colpa del suo carattere molto “testardo” e cocciuto, ed essendo un cane molto furbo, non è una razza molto adatta per i neofiti, visto che se conosce i punti deboli del padrone, ne approfitta immediatamente. Una situazione ricorrente con i westie è, ad esempio, il rifiuto del cibo.
Alcuni si accorgono, astutamente, che basta storcere un poco il naso davanti alla ciotola per vedersi proporre una serie infinita di alternative migliori tra cui scegliere a proprio piacimento.
Il risultato è che con il passare del tempo questi cani diventano sempre più schizzinosi.
Se appresa in tenera età, i westie dimostrano un'ottima comunicazione verso altri cani, avendo orecchie molto vistose e mobili, una buona espressività del muso, e una coda della quale ne fanno un uso frequente e decisamente vistoso.
Salute
I problemi di salute che interessano la razza sono stati messi in evidenza da uno studio commissionato dal Comitato Salute del WHWT Club d'America, nel 2000 e con dati definitivi del 2007.
Scopo primario di questo studio era quello di determinare la prevalenza di alcune malattie nella razza West Highland White Terrier attraverso questionari anonimi distribuiti a proprietari ed allevatori.
Gli strumenti di studio sono stati decisi dal Comitato Salute del WHWT Club d'America.
Alla fine sono state scelte le 14 malattie più significative dal Comitato Salute con il consenso del Dr. Padgett.
Il campione statistico comprendeva un totale di 2.773 cani (1177 nel controllo del 2007).
Dalle analisi effettuate sui dati pervenuti risultava che il 59,4% dei cani non aveva avuto nessuna delle malattie elencate nel questionario.
Il rimanente 30 % aveva avuto una delle malattie elencate e poco più del 10% aveva avuto due o più delle malattie.
Risulta in modo evidente che la malattia più diffusa nella razza è la Dermatite Atopica, riscontrata nel 15,5% dei casi nel 2000 e nel 23,2% nel 2007, quindi in aumento, seguita dall'aggressività (5,1% nel 2000 e 3,9% nel 2007) lussazione della rotula ( 4%-5,5%), cheratocongiuntivite disseccante (2,7%- 2,1%) ed osteoporosi craniomandibolare (1,6%- 0,7%).
Altre malattie sono state individuate, ma con incidenza sotto all'1%.
L'origine genetica di queste malattie, e quindi la loro ereditarietà, fanno pensare ad un allevamento senza selezione di salute o comportamentale in molti casi, in cui soggetti afflitti da tali patologie vengono fatti riprodurre basandosi solo sul loro aspetto fisico, promuovendo così la diffusione di patologie che potrebbero essere gradualmente diminuite.
E' in corso anche in Italia uno studio simile, promosso dai curatori del sito www.Westie.it, i cui risultati saranno pubblicati a breve, dove sono state raccolti oltre 500 questionari compilati dai proprietari.
Per quanto riguarda la dermatite atopica, gli allevatori sconsigliano vivamente di somministare carne di pollo al cane, in quanto sembra avere un ruolo molto importante nello scatenare tale patologia che può essere latente, malattia che a volte non si manifesta nonostante il soggetto ne sia portatore, ma che viene comunque trasmessa alla cucciolata.
Sarebbe quindi buona cosa non permettere la riproduzione di soggetti affetti da tale malattia, e , ancora meglio, verificarne la presenza anche nella genealogia dei cani da far accoppiare.
Purtroppo durante la presente ricerca si è riscontrato qualche caso di dermatite atopica in cani provenienti da blasonati allevamenti, il che dimostra la scarsa selezione basata sulla salute a discapito di una scelta puramente estetica.
Considerazioni sulle esperienze dei proprietari.
Durante la stesura della ricerca è stato pubblicato in un forum di proprietari di West Highland un questionario con varie domande sul comportamento e sull'ontogenesi dei cani, a cui hanno risposto 35 persone, tra le quali 33 donne e solo 2 uomini, ma ciò è forse dovuto alla natura del forum prettamente femminile e non dal fatto che il Westie sia una razza scelta esclusivamente da donne.
L'età media dei proprietari è di circa 39 anni, e spazia dai 23 ai 55 anni, il 58% vive in casa con giardino e il restante 42 in appartamento.
E' risultato che il 73% ha già avuto cani, non necessariamente della stessa razza, mentre il 27% è alla prima esperienza, il che sembra confermare l'impressione che non sia un cane per neofiti, va tuttavia sottolineato il fatto che comunque questi ultimi non hanno problemi maggiori di chi è già stato proprietario. Otto di essi vivono con altri cani, mentre i restanti sono da soli.
Degno di nota il fatto che quasi tutti i partecipanti al questionario siano senza figli piccoli tranne un paio, tuttavia 24 di essi si comportano in modo molto socievole coi bambini nonostante non ci convivano, per i restanti 11 si va dalla sopportazione al totale disinteresse, mentre nessuno dimostra aggressività ma nei casi limite, solo timore.
Nel campione in esame, 18 sono di sesso maschile e 17 sono femmine, solo 6 sono stati sterilizzati (tutte femmine) , vivono tutti in casa ad esclusione di cinque che hanno a disposizione un giardino (nonostante il numero dei proprietari che ha un giardino sia molto maggiore)
Il 22% è stato acquistato in negozio, il 57% in allevamento il 14% proviene da privati e il restante da canili o dall'estero.
Di quelli che sono stati acquistati in negozio, solo uno presenta problemi di salute (dermatite), nove di quelli provenienti da allevamento hanno sofferto di alcune patologie, e due di essi provengono da allevamenti esteri. Solo uno di quelli presi presso un privato ha avuto problemi di otite e quello preso in un canile ha sofferto anch'esso di dermatite. Tutti tranne uno comunque sono stati inseriti nell'ambiente familiare dopo i due mesi, quindi mai troppo presto. Solo in un caso l'età era inferiore ai due mesi, è stato acquistato presso un negozio ma il cane proveniva dall'Ungheria.
Altre domande che sono state sottoposte agli interessati riguardano le abitudini e il comportamento.
Per quanto riguarda il luogo di riposo, ben 16 proprietari permettono al loro cane di dormire sul proprio letto, errore abbastanza comune che sarebbe meglio evitare; vengono nutriti da una a tre volte al giorno con cibi specifici nel 40% dei casi, nel restante 60% vengono nutriti con cibi casalinghi (22%) o misti (38%), tutti vengono portati fuori casa e tutti incontrano altri cani durante le passeggiate, dove tredici di essi si dimostrano aggressivi verso i cani maschi (8 maschi e 5 femmine), per gli altri si va da sei casi in cui sono timorosi (2 solo verso quelli di taglia grande), al restante che è socievole o giocosa.
Sul totale del campione, solo otto non hanno insegnato i comandi base al proprio cane, mentre gli altri hanno frequentato lezioni a vari livelli (12), o sono stati comunque addestrati, ma, nonostante questo solo nove si comportano bene al guinzaglio.
Per quanto riguarda il comportamento all'interno delle mura domestiche, undici abbaiano frequentemente, cosa abbastanza "normale" visto che venivano selezionati anche per bloccare la preda e abbaiare furiosamente per essere individuati dal padrone anche all'interno delle tane, mentre gli altri sono tranquilli o vivaci e nessuno sembra lamentarsi o avere problemi particolari.
Alla luce di questi dati si può quindi affermare che nonostante quello che la bibliografia ufficiale dice della razza, molto dipende dal proprietario, dall'ambiente in cui vive e nel modo in cui il cucciolo è stato allevato , i cani che corrispondo allo "standard" caratteriale non sono molti e ognuno di essi è un soggetto unico, anche se comunque l'appartenenza alla categoria dei Terrier riemerge e si fa sentire.
Nonostante tutto, coi suoi pregi ed i suoi difetti, 29 dei 35 proprietari vorrebbero un altro Westie, e solo tre dicono un no, questo significa che è molto difficile non innamorarsi della razza, una volta conosciuta più a fondo.
Ho riproposto poi le stesse domande, personalmente, ad una proprietaria di West Highland, per avere risposte più dettagliate.
Nome ed età proprietaria: Daniela B. , 49 anni vive in un piccolo paese in una casa indipendente, con cortile privato, ha una figlia di 11 anni. Nome del cane: Willy.
D: Ha avuto altri cani oltre a Willy?
R: Si, uno
D: Qual è l'età del cane ?
R: 7 anni.
D: Dove è stato preso e a quale età?
R: L'abbiamo preso presso un privato, aveva tre mesi di vita.
D: Dove vive? Vive con altrì cani?
R: Vive in casa ed in giardino, ma ama molto stare in casa, non vive con altri cani.
D: Esce regolarmente? Incontra altri cani durante le uscite?
R: Esce poco, perchè ho paura delle aggressioni da parte di cani più grandi. Quando esce, a volte incontra altri cani.
D: Dove dorme?
R: Dorme sul letto, ai miei piedi.
D: Sale sul divano?
R: Si, gli piace molto, ma vuole essere tirato su, nonostante abbiamo visto più volte che è in grado si salire da solo.
D: Cosa mangia?
R: Prima mangiava crocchette con il pollo bollito, ma gli davano problemi intestinali, allora abbiamo eliminato il pollo e l'abbiamo sostituito con maiale tritato. Gli piace molto il bollito e quando siamo a tavola chiede con invadenza sempre degli assaggi anche se poi spesso li lascia a terra senza mangiarli.
D: Ha mai avuto problemi di salute?
R: Problemi seri no, è solo un po' stitico. D'estate non ama camminare sulla ghiaia perchè gli si tagliuzzano i piedi, preferisce passare sull'erba e appena può si sdraia al caldo sotto al sole.
D: Come si comporta con glia altri cani?
R: Di solito è tranquillo, se non gli piacciono cerca di andare via.
D: Come si comporta coi bambini?
R: Li odia, cerca sempre di spaventarli, qundo passano per strada fa gli agguati dal cancello, e se entrano in casa abbaia come un forsennato fino a farli piangere senza tuttavia cercare di morderli.
D: Come si comporta con gli estranei?
R: Se in giro è indifferente, se è a casa comincia ad abbaiare al campanello e dobbiamo ricordargli che la casa è nostra e siamo noi i padroni, così poi lascia subito in pace il visitatore.
D: Come si comporta in casa?
R: In casa è bravissimo, a parte qualche abbaiata non ha mai morsicato nè rotto niente.
D: Come si comporta al guinzaglio?
R: E' piuttosto bravo, tira solo quando esce di casa, probabilmente per la felicità di andare.
D: Ha imparato dei comandi?
R: Qualcuno di quelli base, ma più che altro sembra che capisca alcune frasi, come andiamo a nanna, vai in camera, oppure andiamo in giro o vuoi andare a fare i "bisogni".
D: Ha mai frequentato lezioni?
R: No.
D: E' mai stato vittima di incidenti o situazioni spiacevoli?
R: In montagna, l'anno scorso, appena arrivati è stato aggredito. Era appena sceso dalla macchina che un grosso cane da pastore gli è saltato addosso, l'ha preso per la schiena e lo ha tirato su. Lui non ha reagito ma noi ci siamo messi tutti a urlare, e l'altro cane lo ha lasciato andare. Appena libero ha cominciato a ringhiare e abbiamo dovuto portarlo via.
Qualche anno fa, mentre era dal toelettatore, si è mosso e gli è stata tagliata la punta di un orecchio con la forbice.
D: Prenderebbe un altro Westie e perchè?
R: Assolutamente si. Perchè sono troppo bravi, è un vero "omino", obbedisce e non fa mai "casino".
Anche questa proprietaria si dimostra molto soddisfatta del proprio cane, nonostante abbia gli stessi problemi che si riscontrano nella maggioranza dei casi, tipo l'abbaiare, la diffidenza verso estranei o altri cani, e la "manipolazione psicologica" che esso attua nei confronti del padrone, che tuttavia commette errori piuttosto comuni, come dare cibo dalla tavola, permettere il riposo nel proprio letto, e assecondare ogni sua richiesta come ad esempio issarlo sul divano, richieste che tuttavia è molto difficile ignorare, visto il modo e l'espressività in cui vengono proposte!
Allevamenti ed allevatori.
Come per molte razze di cani, anche quella dei West Highland, risente delle richieste di mercato e delle mode passeggere. Dopo il primo allevamento infatti, si sono moltiplicati anche in Italia allevatori più o meno improvvisati, che sull'onda della richiesta sempre crescente hanno causato una diminuzione della qualità. Esistono tuttavia degli allevamenti professionali molto importanti che offrono cuccioli di altissima qualità, in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, tantissimi allevatori a livello amatoriale (che per essere tali non devono superare i 29 cuccioli per anno, non possono avere più di cinque riproduttori maschi compresi, non si può produrre in regime di continuità) che anch'essi hanno cuccioli di livello molto alto, affiancati da moltissimi privati che offrono i cuccioli dei loro cani a chi volesse acquistarne uno.
La scelta di dove acquistare il cucciolo è molto personale, non c'è un posto meglio di un altro, ma la visita all'allevatore è una buona cosa, per qualsiasi tipologia di razza.
Per quanto riguarda la qualità, si possono trovare cuccioli con malattie genetiche in allevamenti di altissima qualità come cuccioli dallo standard perfetto e sanissimi in allevamenti amatoriali, dove, per esperienza personale, ho constatato una umanità e un attaccamento ai propri cani decisamente superiore rispetto agli allevamenti professionali, dove considerano i cani quasi come un articolo da vendere e nient'altro.
Ho provato a prendere contatti via e-mail con quasi tutti i più grandi allevamenti italiani, specificando che non si trattava di un'indagine a scopo commerciale o pubblicitaria, ma nessuno di essi ha risposto alla mia richiesta, per cui mi sono rivolto ad un allevamento francese, uno dei più grandi allevamenti europei di West Highland, che subito ha acconsentito a rispondere alle mie domande. Questo allevamento è stato classificato come miglior allevamento di Westie in Francia ogni anno dal 1998 al 2009, e miglior allevamento di scottish dal 1996 al 2004, e dal 2006 al 2009, i Westie e gli scottish di questo allevamento hanno ottenuto più di 300 titoli di campione di cui 7 come campioni del mondo.
Per quanto riguarda l'allevamento a livello amatoriale, ho contattato un allevatore trovato sul forum nel quale ho sottoposto il questionario ai proprietari.
Allevamento professionale:
D: Tipologia di razze allevate:
R: West Highland white terrier e scottish terrier.
D: Tipologia di allevamento (in casa, box...)
R: Gli adulti vengono tenuti nel parco esterno, all'interno di casette coperte con un piccolo recinto, mentre i cuccioli vengono tenuti in casa.
D: A quale età consegnate i cuccioli ai proprietari?
R: Vengono consegnati dopo due mesi e una settimana dalla nascita.
D: I cuccioli incontrano altri cani oltre alla madre?
R: no, solo la madre.
D: Toccate i cuccioli, appena nati?
R: Si.
D: I cuccioli esplorano l'ambiente nelle prime settimane?
R: Si.
D: I cuccioli incontrano altre persone oltre agli allevatori?
R: Si.
D: I genitori vengono scelti basandosi solo sullo standard fisico o anche selezionando carattere e comportamento?
R: Vengono selezionati tenendo conto di tutti e tre questi elementi.
D: Pensa siano cani adatti ad essere addestrati alle varie discipline?
R: Si.
D: Pensa siano cani adatti a famiglie con bambini?
R: Si, certamente.
D: Separate i cuccioli dalla madre prima dei due mesi, anche per brevi periodi?
R. si
D: Avete mai chiesto l'opinione di un educatore o di un comportamentalista?
R: no
D: Avete mai suggerito ai vostri clienti il parere di un educatore o di un comportamentalista?
R: Si.
D: Quale pensa siano il miglior pregio e il peggior difetto dei Westie?
R: Il miglior pregio è che sono cani sempre allegri, il peggior difetto è che essendo bianchi, sono spesso sporchi.
Allevamento amatoriale:
D: Tipo di allevamento (box, casalingo)
R: Casalingo
D: Razze allevate?
R: West Highland white terrier
D: A quale età consegna i cuccioli?
R: Vengono consegnati tra i 65 e i 70 giorni.
D: Incontrano mai cani esterni all'allevamento?
R: Mai finchè sono qui.
D: Se permette la visita ai cuccioli, come si comportano coi visitatori?
R: Le visite sono permesse dopo i 20 giorni di età, i cuccioli giocano con le mani dei visitatori, corrono tra i piedi di tutti (dopo i 30 giorni) si appendono a maniche ecc.
D: Come si comportano con gli altri cani?
R: Sono interessati e vogliono giocarci, si appendono alle orecchie e mordicchiano le zampe degli altri cani.
D: Come si comportano coi bambini?
R: Come con gli adulti, non ho notato particolari differenze, vogliono giocare e mordicchiare mani e abiti.
D: Ritiene siano cani portati per l'addestramento?
R: Si ma con metodo adatto al fatto che sono portati ad interessarsi di tutto quello che hanno intorno, quindi necessitano, a mio parere, di sedute di addestramento non troppo lunghe.
D: A chi consiglierebbe di adottare uno di questi cani?
R: A persone attive, che amino cani molto presenti e giocherelloni, vivaci e con temperamento senza arrivare al livello distruttivo dei Jack Russell.
D: Ha mai chiesto il parere di un educatore cinofilo o di un comportamentalista?
R: No, il poco addestramento che hanno i miei cani lo hanno appreso dal comportamento degli altri compagni o direttamente da me.
D: Ha mai suggerito ad un cliente di rivolgersi ad un educatore cinofilo?
R: Si, a volte, ma confesso di averlo fatto perchè venissero addestrati i proprietari piuttosto che i cani!!
Gli allevatori intervistati sembra, a mio parere, che applichino i metodi giusti per l'allevamento dei cuccioli, la selezione sembra fatta con criterio e non in modo solo estetico e sono comunque persone esperte che sanno come svolgere il difficile lavoro di allevatore.
Strano invece che tutti gli allevamenti professionali italiani non abbiano risposto alla mia richiesta di poter sottoporre loro alcune domande.
Una mia precedente visita ad un importante allevamento del Piemonte mi ha dato l'impressione di una produzione a livello industriale, dove i cuccioli venivano presto separati dalla madre per essere confinati in piccoli recinti al coperto e dove erano presenti diverse cucciolate divise per età per "essere tenuti al caldo", secondo la spiegazione dei proprietari. I riproduttori vengono tenuti in box all'esterno e dopo circa sei anni di riproduzione, vengono affidati alle famiglie che ne fanno richiesta per dare loro un meritato riposo.
I due allevamenti intervistati confermano che i Westie sono cani portati all'addestramento, sono cani vivaci che necessitano di attività fisica e sono comunque socievoli con le persone.
La realtà dei proprietari però racconta una storia a volte molto diversa, con cani timidi con gli estranei, molto competitivi con i maschi o addirittura aggressivi oppure diffidenti verso le persone, ho potuto constatare che vi sono molti proprietari che non sanno che il pollo non và somministrato in nessuna forma, nonostante i veterinari conoscano questa "regola", ho potuto osservare che l'incontro tra due Westie (non maschi e non competitivi) genera quasi sempre una sorta di riconoscimento di appartenenza alla stessa razza.
Per quanto riguarda il comportamento all'interno delle mura domestiche, praticamente nessuno lamenta danni o intemperanze esagerate, ma molti sono i casi in cui il cane abbaia agli estranei, ai passanti o semplicemente al campanello, casi in cui la maggior parte delle volte si riesce a rimediare abbastanza facilmente. Difficile in molti casi la condotta al guinzaglio, ma ciò è dato semplicemente dalla troppa permissività del padrone che poco fà per porvi rimedio.
Conclusioni.
Alla luce di tutto questo, dopo aver parlato con molti proprietari e qualche allevatore, dopo averne incontrati molti in giro, ed anche grazie alla mia esperienza personale (sono proprietario di westie) penso che sia una razza adatta a molte persone, con o senza figli, anziane oppure giovani, ma a patto di saperla rispettare, permetterle di scaricare le proprie energie con uscite frequenti, conoscerne pregi e difetti. L'educazione richiede una coerenza molto forte, in quanto gli involontari rinforzi ai comportamenti non proprio desiderati vengono subito appresi se ciò va a vantaggio del cane, che, molto furbamente si sente autorizzato a ripetere in seguito tale comportamento.
Un polso fermo però da soddisfazione e risultati rapidissimi, l'apprendimento, se adeguatamente stimolato, è veloce e duraturo, la compagnia di un West Highland è sempre molto affettuosa ma mai invadente, sono cani molto sensibili all'umore del padrone, il quale non può far altro che amarlo incondizionatamente.
Nonostante tutto.
Bibliografia e fonti.
333 cani di razza- Valeria Rossi, De Vecchi editore, Milano 2007.
Il West Highland White Terrier – Fabio Deleidi, De Vecchi editore, Milano 2007
Il West Highland White Terrier e il Cairn Terrier (DVD Video), Running TV International, Padova 2005
www.westie.it sito "dei Castelli in Aria" a cura di Elisa Borgini.
www.westiepastori.it a cura di Beati Gabriele ed Egorova Elena
www.ENCI.it sito ufficiale dell'Enci.
Www.moulindemacgregor.com , sito dell'allevamento Moulin de MacGregor.
www.westy.it social network italiano di soli Westy.
Ringraziamenti
Ringrazio sentitamente Laura e Marco, amministratori del sito Westy.it e con loro
Elisa Borgini dell'allevamento "dei Castelli in Aria"
Simona con Whisky e Leloo
Rita con Micky
Ely con Cotone
Barbara con Rudy
Antonella con Morfeo
Angelo con Simba e Spike
Monica con William
Roberta con Biagio e Guenda
Giancarla con Ambra e Spenk
Riccardo con Asia
Lara con Strauss
Bruna con Jack e Molly
Tania con Tuuli e Golia
Simona con Terry
Maela con Suki
Patrizia con Snoopy
Jessica con Maja
Sandra con Scotty
Letizia con Nanà
Chiara con Baloo
Roberta con Luna
Ramona con Sky
Valeria
Giulia
Stefi
Claudio con Maya
Patrizia con Yuma e Amy Gray
Emilia con Albertino
Laura con TeddyBear
Fiorella
Daniela con Jack Junior
Elena con Petra, Marlin e Viola
Fiorenza con Willy, Isabeau, Miù, Dora, e Gaia
Ringrazio inoltre
Daniela e Iris con Willy
Ruth O'Connor dell'allevamento “Le moulin de MacGregor”
Mi spiace non avere potuto abbinare a tutti i proprietari il nome del loro westino, ma il mio grazie va anche ai piccoli westy che non sono riuscito ad identificare.
Yuki (ViV) e tati Cristian e Viviana
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08/04/2011 alle 12:42 Jack e Jinny (jjunior) ha scritto:
Bello bello!!! piaciuto tantissimo!! siamo forti noi westini! Bravi Yuki ,Cristian e Viviana
04/04/2011 alle 20:09 Micky (micky) ha scritto:
complimenti, avete scritto un articolo stupendo.... l'abbiamo già letto tre volte... e non ci stanchiamo di leggerlo.... bravissimi
04/04/2011 alle 08:30 Golia (Tania) ha scritto:
Bellissimo articolo!!!!veramente interessante .Brave brave brave......
03/04/2011 alle 23:29 Brando (danilo) ha scritto:
Complimenti,molto interessante ecompleto!
03/04/2011 alle 16:11 nanà (nanilapeste) ha scritto:
Bravissimi, eusariente e interessante, utile inoltre per far capire ancora meglio ai nostri tati con chi hanno a che fare !! E grazie per la citazione finale:)
03/04/2011 alle 11:36 Petra - Viola - Marlin (dodiciZampe) ha scritto:
Brava Yuki!!!! Che bel lavoro hai fatto..... (fare) ah ah ah. Complimenti! Cristian e Viviana, e grazie per avercelo donato, leggiucchiato qua e là, davvero completo e interessante. Bravi! westy-forever...
02/04/2011 alle 22:19 William (MonicadiElliot) ha scritto:
Cristian e Viviana,
e' grazie ad articoli, consigli, e notizie come quelle da voi scritte che ho imparato a conoscere bene i Westy... ed a sapere come agire ed interagire con loro.
Un ottimo lavoro il vostro.
02/04/2011 alle 21:22 Teo (lully) ha scritto:
Complimenti!!! E' sempre bello leggere notizie sui nostri pelosi...
02/04/2011 alle 09:29 Chicca (chicca) ha scritto:
Molto interessante, ben scritto ed esaustivo. Grazie.
02/04/2011 alle 07:39 yuma (lupagrigia50) ha scritto:
Grazie, davvero interessantissimo, ma come è stato scritto bene, questo me lo salvo nel desktop, poi lo faccio leggere a tutti ancora un grazie sentito