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Categoria: Racconto
Scritto da: Westyno Anonimo


Il Viaggio

Il rumore sordo e continuo del diesel conciliava il sonno, da uno spiraglio della lamiera contorta potevo intravedere le luci che passavano veloci, a volte gialle, a volte rosse.
Facevo fatica a tenere gli occhi aperti ma non volevo cadere tra le braccia di Morfeo, stavo invece molto attento a ciò che mi capitava intorno, non si sa mai, con tutto quell'affollamento, prendersi un morso non sarebbe stato poi così difficile.
Infatti, avevo già provato a cercare una sistemazione migliore tra le zampe di un femmina di cane lupo, ma quella mi aveva ringhiato di brutto e poi non era dolce come la mia mamma che invece mi leccava mentre cercavo di bere da lei più latte che potevo.
Decisi allora di starmene buono nascosto tra due cuccioloni di Labrador che con quegli occhioni così buoni non mi facevano paura, uno di loro si sistemò meglio in modo da farmi posto, già gli volevo bene ma non volevo affezionarmi troppo a nessuno di quei compagni.
Non sapevo contare ma un umano aveva detto un numero prima di partire: “120”, pensai che fosse il carico massimo che poteva sopportare quella carriola a quattro ruote , chissà dove stavamo andando.
Ad un certo punto il furgone si fermò e sentii chiaramente il conducente dire a qualcun altro che trasportava medicinali per i terremotati di una regione italiana.
L’altro non si fidò e pretese che venisse aperto il portellone posteriore, mentre controllava il carico, uno di noi latrò attirando l’attenzione del finanziere.
Il conducente gli disse che il latrato era del cane che aveva in cabina, l’altro gli volle credere e dopo aver chiuso con un tonfo il portellone ed aver sbattuto la portiera, il conducente avviò di nuovo il motore del mezzo e ripartì mantenendo una velocità piuttosto elevata.
Cercai di capire dove ero, alzai gli occhi e grazie alle luci che filtravano dallo spiraglio della lamiera, vidi un soffitto troppo basso perché un cane lupo o un Labrador potessero stare in piedi o semplicemente seduti, io sono piccolo e ci riuscivo, ma con quel buio e con tutta quella cagnara non mi fidavo a fare un solo passo, avevo paura di essere morsicato dai più grandi.
Dopo un paio d’ore cominciai a sentire sete, cercai la ciotola che nell’allevamento era sempre presente, ma lì no, non c’era !
Lo stomaco cominciava a brontolare ed insieme alla sete sentivo anche il bisogno di mangiare, la mamma non c’era e non sapevo dove cercare il latte che mi avrebbe sfamato e dissetato.
Finalmente il conducente fermò il furgone, lo sentii urlare a qualcuno di muoversi, aveva un accento stranamente diverso da quello a cui ero abituato, dove ero nato io parlavano in maniera secca, come se fossero tutti sempre molto arrabbiati, lui invece aveva un modo di parlare più mellifluo, sembrava volersi accattivare le simpatie di quelli che lo avevano atteso oltre il confine.
Aprirono la stiva e scaricarono una decina di noi che non si muovevano più, qualcuno mi tastò il sedere ed io per tutta risposta gli ringhiai contro, quello ritrasse la mano ed esclamò “Sei proprio un vero terrier, sarai uno dei primi ad essere ceduto”.
Cercai di abbaiargli tutto il mio disappunto, ma dalla gola uscì un fioco verso che fece ridere quei bipedi, anche perché nel tentativo di farlo, rinculai così come farebbe il calcio di un fucile dopo lo sparo.
“Forse sono nervosi perché hanno fame e sete “ disse una di loro.
“Ancora un paio d’ore e saremo arrivati a destinazione “ rispose quello che sembrava il conducente.
“E di questi cosa ne facciamo” chiese un terzo bipede mentre col piede rivoltava un corpicino inanime, era un coso cinese, uno di quelli che in Tibet chiamavano “cani leone” , ah, sì, uno shih-tzu.
“Gettali nella scolina e poi una volta inondati di benzina...“
L’odore nella stiva cambiò, l’aria fresca del mattino aveva ripulito l’ambiente e dopo aver scaricato i miei compagni l’atmosfera ora era più respirabile
Guardai il cucciolone di Labrador che molto gentilmente si era messo in modo da farmi posto, nonostante fossero stati gettati via dieci pelosi, lo spazio era ancora esiguo, forse quelli erano morti perché essendo piccoli erano rimasti schiacciati sotto altri.
Io me l’ero sfangata perché i Labrador mi proteggevano tra le loro zampone.
Sentivo ancora più insistente lo stimolo della fame e della sete , quel tempo non passava mai, sicuramente una volta arrivati a destinazione ci avrebbero rifocillati.
Ed ecco, finalmente la vettura si fermò , qualcuno aprì la portiera e sollevò il soffitto , fecero scendere tanti amici, cercai di capire se anch’io ero arrivato a destinazione , toccai con la zampina il petto del Labrador per chiedergli se eravamo arrivati, ma non si mosse, cercai di scuoterlo ma quello non ne voleva sapere di muoversi. Poi una mano mi sollevò.



Westyno Anonimo



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Westie 04/12/2011 alle 11:07 Igory (jgory) ha scritto:
terribile.....poveri amici miei......la cattiveria umana non ha limiti.......diamo fuoco ai due zampe!!!!!!

Westie 29/11/2011 alle 22:32 Cesare (cesarebianco) ha scritto:
Dio eravamo col fiato sospeso...e nel timore che continuando a leggere il finale fosse più atroce del già letto è stato quasi un sollievo che terminasse ...ma non è terminata... per cui: come finisce???

Westie 23/11/2011 alle 13:42 Lisippo (Lippo09) ha scritto:
Io voglio sapere la fine della storia solo se è a lieto fine!

Westie 19/11/2011 alle 10:48 Benny (ZeroFavola) ha scritto:
U_U è banale...forse... ma più conosco l'essere "umano" e più amo gli animali -_-'

Westie 18/11/2011 alle 20:37 Staff WestySN (staff) ha scritto:
L'autore dice che il racconto finisce così, è vero queste storie sono atroci, ma anche se tali devono essere rese di pubblico dominio!

Westie 18/11/2011 alle 19:14 Oscar (kiara982) ha scritto:
....... è atroce... sono senza parole

Westie 18/11/2011 alle 18:10 Ariel (Ester) ha scritto:
Io non ho parole. Mi piacerebbe non leggere più di queste storie orribili. Bisogna fermare questo traffico!

Westie 18/11/2011 alle 13:28 asia (riccaberno) ha scritto:
Purtroppo questa non è una favola, ma una storia vera che accade troppo spesso. Speriamo che la finiscano presto. Però non capisco perchè non abbia scritto il nome....

Westie 18/11/2011 alle 12:43 Pesca e Perla (sonia7017) ha scritto:
hai scritto in modo veramente toccante una storia drammatica....complimenti, sei proprio bravo

Westie 18/11/2011 alle 10:25 Wendy (Alia) ha scritto:
Un storia bellissima e atroce. Per favore falli catturare tutti, gli aguzzini!

Westie 18/11/2011 alle 06:47 tommy (alberix) ha scritto:
Ehi, una storia cosi' drammaticamente bella non si puo' interrompere cosi! ti prego facci sapere il seguito al piu' presto.. tanti scodinzoli dallo zio Tommy e dal Micky-westyfer

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