Diario di Wendy

E’ iniziata la bella stagione, il desiderio di vacanze è sempre più coinvolgente, e difficile da realizzare.
Forse chissà la crisi economica, la paventata tassa sugli animali, hanno già smosso le paure più ingenue, o magari hanno semplicemente agito da pretesto per le manovre più vili. Fatto sta che qui abbiamo incontrato due cani abbandonati. Uno socievole e appena dominante, eppure pronto a obbedire al comando “seduto”. L’altro impaurito, schivo, sfuggente persino a me e al mio contatto. Ma quando ha incontrato la mia umana in una prima carezza ha deciso di seguirci, di adottarci a sua famiglia. Sapete, camminava affiancato a lei nel parco, quasi non mi lasciava avvicinare. Ma io ormai ho superato queste infantili gelosie, so di avere un posto speciale nel suo affetto, che nessuno potrà mai usurpare.

Però sono arrivate subito proposte gentili “Portalo a casa tua! Tanto hai il giardino!” “Visto che già ti segue, adottalo! Che vuoi che sia?” Com’è facile organizzare la vita altrui. Insistere affinché un problema sia risolto da altri. A volte l’umana preferisce evitare discussioni e dichiara semplicemente “Mio marito non vuole”. E una volta ci è stato proposto persino di portare un cane a casa all’insaputa di papi, porlo di fronte al fatto compiuto, quando era ormai troppo tardi per rimediare. Certo il miglior inizio per una storia d’amore.

A volte la risposta più responsabile è un semplice NO, fin dall'inizio.