Westie Categoria: Racconto
Scritto da: Scotty (sandra) e Sandra


C’è un grande prato verde...

Il piccolo cane bianco se ne stava un po’ in disparte, mentre gli altri cani lì intorno saltavano e ruzzolavano sul prato verdissimo, giocando a rincorrersi e fingendo di lottare. Ce n’erano di grandi e piccoli, alcuni di taglia gigante, altri minuscoli, per lo più adulti e anziani, ma c’era anche qualche cucciolo, che trotterellava ancora poco sicuro sulle zampe. Per la verità, negli ultimi tempi ne arrivavano sempre di più, di cuccioli, e vederli giocare tra loro metteva allegria: formavano degli inestricabili grovigli di codine, zampette, musetti, in perenne movimento.

Il piccolo cane bianco non aveva voglia di giocare con loro, non ancora.
Per il momento si accontentava di guardarsi intorno, e il suo grosso tartufo nero aveva le narici dilatate, tese a catturare un odore conosciuto in quel tripudio di odori nuovi, ancora tutti da scoprire.
Si sedette, e poi si stese a terra, sentendo l’erbetta fresca sotto di sé, morbida e leggermente umida della rugiada mattutina ancora non del tutto evaporata. Sulla schiena, invece, avvertiva già il calore del sole che splendeva sicuro, in quel cielo primaverile senza una nuvola, che sembrava l’avessero lavato per quanto era limpido.

Lì vicino, un grosso Labrador si era steso a riposare dopo una corsa sfrenata, e respirava con la lingua tutta srotolata di fuori, facendo volare ogni tanto qualche gocciolina di saliva che si perdeva sul suo bel pelo lucido.
Un Bassethound procedeva lentamente sulle zampotte tozze e corte, col naso incollato al terreno e quelle orecchie inverosimili che gli scendevano come drappi di velluto marrone ai lati degli occhi.

Il piccolo cane bianco fissava un punto lontano, giù verso valle, molto più in basso di dove si trovava. A un tratto gli sembrò di distinguere delle figure in movimento, e di udire suoni familiari, attutiti dalla distanza: si alzò di scatto e rimase in ascolto, con la testa leggermente inclinata, le orecchie triangolari dritte che si muovevano lateralmente come dei piccoli radar.
Restò così per un tempo interminabile, poi si accucciò di nuovo, con un sospiro lungo e profondo.

Il Bassethound, nel suo girovagare naso a terra, gli era arrivato vicino e ora stava annusando la sua codina corta e dritta, coperta di pelo setoloso, che quasi automaticamente iniziò a muoversi. Ma il Bassethound proseguì oltre, poco interessato.
Il piccolo cane bianco chiuse lentamente gli occhi, abbandonandosi a un sonno leggero, pieno di voci e visioni che non erano più ricordi e non ancora sogni…

...I suoi padroni avevano bisticciato quella mattina, e lui si sentiva vagamente in colpa perché intuiva che la causa del bisticcio aveva a che fare con lui. Poi il suo “papà” umano gli aveva messo collare e guinzaglio e l’aveva portato fuori, come al solito, per la passeggiata. Ma quella volta era successo qualcosa di nuovo: una volta arrivati ai giardini, il papà gli aveva sganciato il guinzaglio e lui si era trovato per la prima volta libero di rincorrere i suoi amici cani, di gironzolare a suo piacimento, annusando intorno tutto ciò che gli sembrava degno di essere annusato. Ogni tanto il papà lo chiamava, e lui tornava subito. “Vedi come sei bravo!...E mamma invece non ti vorrebbe lasciare mai libero, povero Tappo!”.
Si stava proprio divertendo. Peccato che quella mattina la “mamma” umana non era voluta scendere con loro. Chissà come sarebbe stata orgogliosa di lui vedendolo correre così forte!
Poi il papà lo aveva chiamato ancora: “Tappo, andiamo, è ora di tornare!”
Stava per voltarsi e raggiungerlo, ma proprio in quel momento il vento gli aveva portato un profumo meraviglioso, un profumo che conosceva benissimo e che adorava. E subito dopo l’aveva vista, la sua mamma umana: era al di là della strada e veniva verso di lui! Si era sentito improvvisamente invaso dalla felicità, perché la mamma ora sorrideva e lui sapeva che non era più arrabbiata, e che era scesa anche lei per vederlo correre nel parco. La sua coda aveva iniziato ad agitarsi freneticamente, come fosse dotata di vita propria, e le sue zampette corte e muscolose erano scattate quasi senza che lui lo volesse, in una corsa a perdifiato verso quella creatura umana che era la fonte del suo amore e la ragione della sua stessa vita.
L’erba del giardino si trasformò in asfalto sotto i suoi piedi, mentre la distanza che li separava si era fatta brevissima. E proprio in quell’attimo lui vide gli occhi della sua mamma diventare enormi, vitrei, e la sua bocca spalancarsi in un urlo disperato: “Tappo, no!”.
Non si era accorto dell’auto, aveva solo avvertito un bagliore di metallo cromato come un flash nelle pupille, e un odore pungente di catrame e gomma e benzina …


Il piccolo cane bianco riaprì gli occhi e si guardò intorno. Il Bassethound non c’era più, aveva lasciato solo una debole traccia del suo odore. Il Labrador era ancora lì vicino e lo guardava incuriosito, muovendo appena la coda.
Avrebbe voluto alzarsi e giocare con lui, ma si sentiva stanco e debole e rimase fermo dov’era. C’erano intorno altri odori e altre voci, che si mescolavano con il profumo dell’erba e con l’abbaiare degli altri cani che giocavano intorno a lui.

Una luce forte. Un contatto freddo, ma in qualche modo rassicurante, di oggetti strani e di mani umane che lo toccavano. E poi quel profumo, e quella voce. “Dottore, perché Tappo non si muove?” “State tranquilli, è ancora sotto l’effetto dell’anestesia, ma tra poco si sveglierà del tutto. Stavamo per perderlo, ma il Westie è un cane forte e l’intervento è andato bene: ce la farà!”

Il piccolo cane bianco si guardò intorno ancora una volta. Il prato verdissimo, tutti quei cani che giocavano al sole e… quel meraviglioso arcobaleno, tutto si stava dissolvendo mentre qualcosa di umido gli cadeva insistentemente sul musetto, e una mano, che avrebbe riconosciuto tra un miliardo di mani, gli accarezzava le guance con una dolcezza infinita: tirò fuori la lingua e iniziò a leccare felice quelle gocce salate e quella mano.

“Avanti il prossimo! … Ah, ecco qui il nostro Labrador che deve fare la vaccinazione!”



Scotty (sandra) e Sandra



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Westie 07/06/2010 alle 23:12 Scotty (sandra) ha scritto:
E comunque papo, dopo lo spavento che gli ho fatto prendere quel giorno, non ha più proposto di slegarmi!!

Westie 07/06/2010 alle 23:10 Scotty (sandra) ha scritto:
Ciao Filippo! Il racconto non è una storia vera, mamma ha preso solo lo spunto da una mia "fuga" dal cancello di casa: ha immaginato cosa potrebbe succedere se mi portassero in giro slegato..Papo ogni tanto ha buttato là l'idea di provarci, ma mamma l'ha sempre stroncata sul nascere: Scotty senza guinzo va solo dove non ci sono pericoli! Comunque, sì, Tappo, il cane del racconto, alla fine si riprende e guarisce perfettamente!!!!

Westie 07/06/2010 alle 12:34 filippo (filippo) ha scritto:
tesorino, ma adesso sta bene?

Westie 04/06/2010 alle 20:05 Micky (westyfer) ha scritto:
Ci hai commosso con questo bellissimo racconto! Bravissima. Una slurpatina x tutti voi

Westie 02/06/2010 alle 22:12 Doris (Missdoris) ha scritto:
Bravi davvero mi sono commossa... Io Elena... I cani hanno qsa in piu di
noi esseri umani... Ma loro... I west... Sono decisamente oltre...

Westie 02/06/2010 alle 15:29 niki (lucedistella) ha scritto:
Un racconto dolcissimo che dimostra l'amore totale che si ha verso i nostri batuffoli bianchi.Grazie delle belle parole che hai scritto e che ci hai fatto partecipare leggendo.

Westie 01/06/2010 alle 22:52 Whiski e Ginger (Gianni8) ha scritto:
Veramente veramente, BELLO!!!! Scritto con il cuore!!! Complimenti!!!!!

Westie 01/06/2010 alle 21:26 Spike (stefy) ha scritto:
molto molto bello!!! Bravissimi...

Westie 01/06/2010 alle 19:45 CIPRIA (VARALLO) ha scritto:
Mamma mia che spettacolo di racconto!!!Sto con le lacrime agli occhi che mi appannano la vista...bravo Scotty!!!!

Westie 01/06/2010 alle 12:33 smilla (gloria61) ha scritto:
Molto bello ... complimenti davvero!!!!

Westie 31/05/2010 alle 19:00 Leo (muschioso) ha scritto:
" Che avete deciso????La mia mammi sta lì con le lacrime...questi racconti sono davvero molto emozionanti!" Sandra davvero complimenti per il tuo racconto:e' molto molto bello! E un bacino a Scotty che e' il preferito del mio Leo!

Westie 31/05/2010 alle 17:51 Scotty (sandra) ha scritto:
Ah...dimenticavo..Tappo è il nome che avebbe voluto darmi mamma, ma la sorella bipede aveva tanta nostalgia della Scozia....

Westie 31/05/2010 alle 17:48 Scotty (sandra) ha scritto:
Grazie a tutti ragazzi per aver letto il mio racconto e per i complimenti che avete fatto a me e a mamma Sandra...Be', in realtà lei ci ha messo molto poco di suo, a parte le dita sulla tastiera...Lo spunto per il soggetto è mio, di quando in un attimo sono schizzato fuori dal cancello della casetta al lago e ho iniziato a trotterellare giù, lungo la strada tutta curve dove passano le macchine: a me è andata bene, mi hanno recuperato subito sano e salvo, ma ai tati è preso un coccolone! ... Mi spiace di avervi fatto piangere, però! Comunque dai, è una storia a lieto fine!!!

Westie 31/05/2010 alle 15:08 Melody (scozia) ha scritto:
mamma mia anche questa volta una bella storia commovente e la tata ???? piange piange ,meno male che finisce bene ....
Bravi a tutti gli westiscrittori

Westie 31/05/2010 alle 14:17 asia (riccaberno) ha scritto:
.......ma perchè il mio Papo tutte le volte che legge questi racconti piange?......mah......ah.....mi ha detto di dirvi: GRAZIE

Westie 31/05/2010 alle 13:59 Pesca e Perla (sonia7017) ha scritto:
siete stati veramente bravi.... mi avete commossa......bravi bravi!!!!!!!!!!!!!1

Westie 31/05/2010 alle 13:35 Strauss (strauss) ha scritto:
davvero bello scotty e sandra!con un grande significato di quanto sia facile perdere una piccola vita..
bravissimi!

Westie 31/05/2010 alle 13:00 Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
Bravissimo Scotty, sei uno scrittore davvero promettente!!! Fai i complimenti da parte mia anche a Sandra .
Il racconto mi è piaciuto molto per il contenuto ed anche per la sua struttura originale.

Westie 31/05/2010 alle 11:10 William (MonicadiElliot) ha scritto:
fiuuuu Scotty,
quando la tata Monica ha letto: "L’erba del giardino si trasformò in asfalto sotto i suoi piedi" , le si e' sciolto tutto il mascara in ufficio:).
Bellissimo racconto come tutti quelli scritti in precedenza dove ,dalle parole, trapela un immenso amore per i cani

Westie 31/05/2010 alle 10:24 prince (lidia960) ha scritto:
un racconto bellissimo....bravo Scotty e brava la tua segretaria....mi sono veramente commosso....e non è facile per un duro come me!!!!

Westie 31/05/2010 alle 10:15 Bonnie (dispari) ha scritto:
....UAAAAAAHHHHHH...mi fate sempre piangereeeeeeee.....

Westie 31/05/2010 alle 07:53 yuma (lupagrigia50) ha scritto:
mi hai commosso veramente

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