Westie Categoria: Racconto
Scritto da: Tommy (alberix) e Patrizia


Le Westy-Favole dello zio Tommy - N. 2
‘’La bella tatina e il bruttone’’

Tra le favole preferite di Micky , il mio westy-nipotino, c’è sicuramente ‘’La bella tatina e il bruttone’’. Racconta di Bianca, giovane e allegra compagna di Leo, un westyno tutto pepe, e delle loro passeggiate..

‘’C'era una volta un pelosetto chiamato Leo, che adocchiato da giorni un fantastico giardino, normalmente nascosto da uno spesso muro e un grande cancello di ferro, non perdeva occasione per cercare di esplorarlo. Purtroppo era così blindato che l'impresa sembrava quasi impossibile. Una bella mattina, lui e la sua tatina Bianca erano passati proprio mentre il cancello si chiudeva, riuscendo a cogliere una visione di verde, rosa, giallo e azzurro, dal colore di una grande vasca circondata dai fiori. Il tappeto di erbetta umida e ben tagliata sembrava irresistibile e finalmente, dopo qualche giorno il piccolo Leo realizzò il suo sogno: entrare in quel giardino meraviglioso, incurante dei divieti di Bianca, del guardiano, dell’agente per la sicurezza e del maggiordomo. Un westy è un westy e non ascolta mai troppo. Antica stirpe scozzese, mica cane da pastore... Prima di essere fermato riuscì a correre tra l’erba umida, a bere in una delle vasche, ad annusare un paio di aiuole, ad impigliarsi in un cespuglio di rose traditrici che, grazie alle ciocche di pelo rimaste come prova del suo passaggio, aiutarono gli inseguitori a individuare il suo nascondiglio, sotto un albero maestoso ed esotico. Per Bianca, il momento più imbarazzante. Era pronta a pagare una multa, tutto pur di uscire di lì con il suo intraprendente westyno. Ma proprio durante la ramanzina del guardiano arrivò il proprietario della super-villa, a bordo di un transatlantico su quattro ruote, con tanto di autista e segretario. Vetri oscurati, da cui arrivarono due parole, sibilate con freddezza alla volta di Bianca: “La pagherà ! “ Un brivido di paura per la ragazza. Le sue finanze non erano affatto floride. L’ultimo stipendio era finito da tempo e la liquidazione già intaccata. Ma lei era giovane e piena di risorse, aveva una discreta esperienza, e una serie di diplomi e attestati. Ma non era preparata ad un’altra batosta, e per colpa di Leo, che offeso e mortificato insieme, evitava di guardarla, mentre era saldamente bloccato dal guinzaglio. Dalla maxi-auto scese il segretario con un minuscolo cartoncino, che consegnò a Bianca: c’era il nome di un famoso avvocato che si sarebbe occupato del suo tentativo di introdursi nella villa, con l’accusa di voler compiere un furto. Nessuna possibilità di parlare, spiegarsi, scusarsi. Freddezza e superiorità verso il resto del mondo. Gelo e crampi allo stomaco per la compagna del westyno, che iniziava a sentirsi vagamente colpevole. Presentò il suo documento, disse dove abitava e quale era il suo numero di telefono. Poi a casa, con passi pesanti e la testa vuota. Neanche la voglia di prendersela con Leo che, in fondo, non aveva rubato neanche una pigna in quel parco, troppo curato per essere vissuto.

Nel pomeriggio la telefonata del legale. Il signor X, nome legato ad un’antica famiglia della città, era stanco di furti e tentativi di intrusione e sporgeva denuncia contro la signorina. Non voleva che una condanna e una multa esemplare, per scoraggiare i curiosi, i reporter e i malintenzionati. Per Bianca una nuova mazzata, dopo il fallimento della ditta in cui lavorava come segretaria da tre anni. Per chiudere la questione si pretendevano 1.500 euro. Un’esagerazione, una follia, un disastro.. Per un westyno troppo curioso, poi !!!! Violazione della Privacy, invece, preziosa vita privata da salvaguardare, possibile racconto da vendere ai giornali per il fantomatico e facoltoso signor X. All’avvocato, però, Bianca raccontò di Leo e dei prati aridi della villa comunale. Dei forasacchi , dei rovi che crescevano indisturbati, e dei marciapiedi sporchi di “ricordini”, non raccolti. Spiegò che non era riuscita a trattenerlo, alla vista di quell’oasi di verde, e che era fuggito con tanto di guinzaglio attaccato al collare verso il paradiso così a portata di zampa… Lo disse con tanta partecipazione che il giovane legale provò un impeto di simpatia verso Bianca e il suo Leo. Le promise un tentativo di mediazione e le diede appuntamento per il pomeriggio seguente. Neanche lui sapeva perché, tanto era convinto di non poter dissuadere il suo principale cliente da quell’azione legale così sproporzionata e ingiusta. Forse il ricordo del cagnolino della sua infanzia, nella casa dei nonni, o la voce rotta dall’emozione della sfortunata compagna del westyno cercaguai. Dal segretario del signor X ebbe una buona notizia: era partito per una complessa missione finanziaria e sarebbe tornato in Italia, dopo un paio di mesi. Per la vicenda del cane, che decidesse lui, tenendo conto degli interessi del suo principale cliente. Attraversando il parco della villa-fortino, il giovane avvocato si accorse che era quasi estate. Che un’altra primavera era fiorita, mentre lui viveva rintanato nello studio di famiglia o in tribunale. Fuori c’era un altro mondo, attraversato dalla vita e dalla gente. . A proposito, doveva raggiungere lo studio in fretta, se voleva concludere la questione del westyno. Quella Bianca, poi, lo incuriosiva. Timida, eppure decisa a difendere il proprio cagnolino e a sfidare il prepotente di turno, ricco da non poter contare quanto. Arrivato, prese il dossier dal cassetto e iniziò a preparare una bozza di accordo. Non passò molto che un abbaiare sonoro e il suono del campanello rivelarono l’arrivo di Bianca e Leo. Curioso e spavaldo il quattrozampe candido, bella, seria e preoccupata la dolce bipede. Parlarono un po’, chiarirono i termini dell’azione legale - che non era mai iniziata - e concordarono una sorta di ‘’reprimenda’’ per l’intraprendenza del westy, evidentemente sfuggito al guinzaglio. …Di multa neanche a parlarne. Una stretta di mano, uno sguardo prolungato e un invito ad accettare un caffè. Arrivò anche una ciotola con l’acqua per Leo, che cominciava ad apprezzare quel giovanotto. Gli diede anche una leccatina alla mano che posava a terra la ciotola. Un gesto di fiducia che aprì il cuore di Bianca...e TRE MESI DOPO Leo sgranocchiava felice i confetti dei due novelli sposi’’.

Come dire, con un westy si vive tutti più felici e contenti. Parola di zio Tommy



Tommy (alberix) e Patrizia



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Westie 22/09/2010 alle 09:51 Leo (muschioso) ha scritto:
...zio tommy...che carino il tuo racconto! Io credo che il nostro tartufone faccia miracoli!

Westie 20/09/2010 alle 20:33 William (MonicadiElliot) ha scritto:
Grande zio Tommy!
E' un vero piacere leggerti.
p.s. la tata Monica mi chiede se conosci qualche giardino in cui fare invasione ed un "bravo" avvocato a cui rivolgermi per i danni:-P

Westie 20/09/2010 alle 15:27 Micky (micky) ha scritto:
zio Tommy sei unico.... e anche la tua mamy!!!! bravi bravi bravi.........

Westie 20/09/2010 alle 13:31 asia (riccaberno) ha scritto:
OOps......mi è rimasto dentro la tastiera il nome di Tommy......uffiiiiii

Westie 20/09/2010 alle 13:30 asia (riccaberno) ha scritto:
Bravissimi e & Patrizia........... e complimenti a Leo che, con la curiosità tipica di noi Westy-Ficcanaso, ha fatto incontrare Bianca e Mister X!

Westie 20/09/2010 alle 12:41 Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
Concordo con lo zio Tommy : con un Westy si vive tutti più felici e contenti ! La favola mi è piaciuta immensamente, è davvero gradevolissima. Complimenti!!!

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