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					 Categoria: Racconto
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Scritto da: Asia (riccaberno) e Riccardo
					
				
					
La Serena Felicità - Quinta Parte
				
Emma  quel  giorno  era  euforica  quasi  come  quando  sposò  il  suo  amato  Michael:  fra  due  ore  suo  figlio  James  ed  anche  la  sua  ormai  storica  fidanzata  Priscilla, avrebbero  discusso  la  tesi  di  Laurea  per  diventare  entrambi  Dottori in  Veterinaria.
Stava  già  da  parecchi  minuti  davanti  allo  specchio  per  scegliere  il  vestito  più  adatto  per  l’ occasione,  e  sul  letto  ne  aveva  già  7  o  8  provati  e  scartati,  ma  non  riusciva  a  decidersi.  Cindy  intanto,  anche  lei  sul  letto,  la  guardava  incuriosita  con  i  suoi  occhietti  neri:  Cindy  era  un  Westyna  di  due  anni  che  James  aveva  regalato  a  mamma  Emma,  dopo  che  la  bianca  Priscilla  e  la  nera  Peggy  se  n’ erano  andate  circa  tre  anni  fa’,  a  distanza  di  pochi  mesi  l’ una  dall’ altra. Entrambe  avevano  quasi  16  anni,  16  anni  di  amore  per tutti  quelli  che  le  avevano  a  loro  volta   amate. Emma  era  rimasta  molto  addolorata  per  la  loro  morte,  e   per  giorni  e  giorni  non  fece  che  piangere.
Allora  James,  dopo  qualche  mese  dal  funesto  evento,  prese  la  decisione  di  andare  dalla  signora  Irwin  all’ allevamento  Rishtte, ad  acquistare   un’ altra  Westyna,  alla  quale  aveva  dato  il  nome  di  Cindy.  Emma  l’ accolse  con  grande  gioia,  e  pianse  nuovamente,  un  po’  per  la  contentezza  di  avere  un’ altra  amichetta  pelosa,  ma  anche  per  il  ricordo  dei  momenti  belli  passati  con  Priscilla  e  Peggy.
Finalmente  aveva  scelto  il  vestito  per  l’ occasione,  che  proprio  in  quel  momento  Cindy   con i  suoi  abbai  festosi,  segnalò  l’ arrivo  di  James  e  Priscilla,  che  la  sollecitarono  a  sbrigarsi  perché  era  ora  di  andare.
I  due  ragazzi, dopo  la  laurea,  aprirono  insieme  un  ambulatorio  veterinario  dove  prima  era  l’ Emporio  di  nonno  George;  Emma  aveva  deciso  di  chiuderlo  già  da  un  po’  di  tempo,  perché  le  vendite  ormai  erano  diventate  scarse.  Ciò  era  dovuto  al  fatto  che  nei  dintorni  avevano  aperto  due  supermercati,  e  piano  piano  quasi  tutti  i  clienti  avevano  preferito  fare  le  loro  spese  dove  trovavano  più  assortimento  di  merce.
Comunque  il  lavoro  non  gli  mancava  nemmeno  ora,  aiutava  James  e  Priscilla  all’ accettazione, e  gli  faceva  un  po’  da  “infermiera”.  Cindy   stava  tutto  il  giorno  vicino  a  lei  ed  ogni  tanto  andava  a  controllare  i  recinti  dove  James  metteva  in  degenza  gli  animali  che  curava  e  che  poi  doveva  tenere  nell’ ambulatorio. Sembrava  quasi  che  andasse  a  consolarli, e  per  tutti  c’era  una  slurpatina  di  amicizia, non  gli  importava  se  erano    cani,  gatti,  tartarughe,  criceti  o  furetti,  lei, da  buona  Westyna,   li  amava  tutti.
Un  giorno  arrivò  all’  ambulatorio  Paul,  l’ amico  di  Michael  che  faceva  sempre  il  guardiano  del  faro,  con  un  sacchettino  in  mano: l’ aveva  trovato  vicino  al  ciglio  della  strada  ai  bordi  del  boschetto  di  querce, e, visto  che  si  muoveva, era  andato  a  vedere  di  cosa  si  trattava.  L’ appoggiò  sul  tavolo  di  acciaio  e  subito  ne  vennero  fuori  quattro  palline  di  pelo  bianco  a  macchie  nere,  che  guaivano,  sicuramente  dalla  fame.  Cindy   si  era  subito  precipitata  sotto  il  tavolo,  ed  ora  abbaiava  perché  voleva  salire  sopra  anche  lei.
James   li  visitò  e  disse  che  avevano  solo  fame,  per  il  resto  era  tutto  a  posto.  Allora  Priscilla   preparò  del  latte  in  polvere  con  acqua  tiepida  e,  aiutata  da  Emma,  rifocillò  i  quattro  cuccioletti.  Intanto   Cindy  abbaiava  e  saltava  di  gioia  vedendo  quelle  quattro  palline  pelose. 
Crescendo i quattro   cucciolini, 2  maschi  e  2  femmine, somigliavano  sempre  più  a  dei  “Jackini” (Jack  Russell  Terrier),  e  oramai,  oltre  che  James,  Priscilla  e  Emma,  anche  Cindy  gli  aveva  adottati.  James  aveva  pensato  di  regalarli,  magari  uno  a  Paul  che  li  aveva  trovati,  ma  lui  disse  che  non  era  adatto  a  tenere  gli  animali,  però,  visto  quanto  si  erano  attaccate  a  loro  Cindy,  Priscilla  ed  anche  sua  madre,  decise  che  sarebbero  rimasti  lì,  e   liberò  una  stanza  che  gli  era  servita  fino  ad  allora  da  deposito,  l’ attrezzò  con  cinque  cucce  (perché  anche  Cindy  voleva  stare  insieme  ai  quattro   Jackini)  un  bel  ciotolone  per  mangiare  tutti  assieme  e  una  scodella  per  l’ acqua. 
 
Mancava   solo  di  dargli  un  nome  ed  a  questo  ci  pensarono  Emma  e  Priscilla  di  comune  accordo:   a  Liverpool  era  nato  da  qualche  anno  un  gruppo  musicale  formato  da  quattro  ragazzi  che  stavano  spopolando  fra  i  giovani  inglesi,  e  di  lì  a  poco  avrebbero  avuto  migliaia  di  fans  in  tutta  Europa  e  nel  Mondo.  I   loro  nomi  erano  Paul,  John, George  e  Ringo  ed  il  gruppo  aveva  preso  il  nome  di  “The  Beatles”,   cosicchè   ai  due  maschietti  furono  dati  i  nomi  di  Ringo  e  John  ed  alle  femminnucce  Penny,  dalla  loro  canzone  “Penny  Lane”  ed  Elly,  da  “Eleanor  Rigby”
Il  lavoro  andava  a  gonfie  vele, anche  perché  James  e  Priscilla  erano  gli  unici  veterinari  della  città,  essendo  morto  il  vecchio  veterinario  dott.   Ross   già  da  qualche  anno.  Anche  Emma  aveva  il  suo  bel  daffare:  aiutava  i  due  ragazzi,  pensava  alla  casa  ed  anche  ai  cinque  pelosi  che  oramai  facevano  parte  della  famiglia;    spesso  pensava  a  suo  marito  Michael,  e  di  quanto  sarebbe  stato  bello  vivere  tutti  assieme,  ed  un  velo  di  tristezza  passava  nei  suoi  meravigliosi  occhi  verdi.
Dopo  pochi  mesi  altri  due  avvenimenti  portarono  gioia  nella  famiglia  di  James:  sua  moglie  Priscilla  gli  disse  che  stava  aspettando  un  bambino  e  James  ne  fu  molto  contento,  ed  anche  “nonna”  Emma  lo  era,  anzi  quando,  per  festeggiare  lo annuncio   andarono  a  cena  al,  bevve  anche  un  bel  bicchiere  di  Chianti,  lei  che  era  sempre  stata    astemia,  e  per  questo  James  dovette  portarla  a  casa  in  braccio.
L’ altro  gioioso  avvenimento  era  stato  decidere  la  data  del  matrimonio,  che  sarebbe  avvenuto  dopo  due  mesi  della  lieta  notizia.
Perciò  l’  11  Febbraio  1965  si  sposano  nella  cappella  di  Cromer,  lo  stesso  giorno  delle  nozze  di  Ringo  Starr   con  Mary  Cox,  e  così  a  Settembre  dello  stesso  anno  nasce  una  bimba  stupenda,  occhi  azzurri  come  il  cielo  di  primavera  dopo  un  temporale,  e  capelli  con  riflessi  biondo/rame,  alla  quale  viene  dato  il  nome  della  nonna  materna:  Sidhe,  tipico  nome  Irlandese  che  in  Gaelico  significa   “Fata”.  Nello  stesso  mese  nasce  anche  il  figlio  di  Ringo  e  Mary  che  si  chiamerà   Zak.
Purtroppo  però  quando  Sidhe  cominciò  a  farsi  più  grande,  necessitava  di  una   propria  cameretta,  la  casa  sopra  allo  ambulatorio  era  piccola,  avendo  solo  due  camere;  allora  James  prese  una  decisione:  visto  che  Paul,  il  guardiano  del  faro,  di  lì  a  poco avrebbe  cessato  il  suo  lavoro  per  andare  in  pensione,  andò  alla  locale  Capitaneria  di  Porto  e  chiese  se  potevano  andare,  lui  e  la  sua  famiglia,  ad  abitare  nella  casa  accanto  al  Faro.  La  risposta  fu  affermativa,  però  gli  dissero  che  avrebbe  dovuto  gestire  anche  tutto  quello  che  riguardava  il  Faro.  James  non ebbe  dubbi  e,  con  il  consenso  di  tutte  e  tre  le  sue  donne,  mamma  Emma,  la  moglie  Priscilla  e  la  figlioletta  Sidhe,  decisero  di  traslocare  per  andare  a  vivere  dove lui  aveva  passato  la  sua  meravigliosa  infanzia.  Anche  i  cinque  amici  pelosi,  la  bianca  Cindy  ed  i  pezzati  bianco/neri  John,  Penny, Ringo  ed  Elly,  fecero  il  diavolo  a  quattro,  appena  arrivarono  sulla  spiaggia  antistante  la  casa  del  Faro:  corse  sfrenate,  buche  nella  sabbia,  salti  di  gioia  conditi  da   abbai  e  guaiti.E  Sidhe  si  unì  a  quell’  allegra  brigata  e  continuarono  così  fino a che  nonna  Emma chiamò  ad  alta  voce: "Sidhe,  Cindy,  Ringo,  Elly,  John,  Penny,  forza  venite  dentro  che  la  pappa  è  pronta!!"
Fecero  seguito  giorni  molto  intensi  per  James  e  Priscilla,  che  dovevano  gestire  il  Faro  e  l’ Ambulatorio,  ai  quali  nonna  Emma  dava  il  suo  contributo  gestendo  la  casa,  la  nipotina  ed  i  cinque  pelosi  scalmanati,  ma  furono  giorni  bellissimi.
Emma  aveva  vissuto  in  gioventù  quel  luogo  in  maniera  magica,  assieme  al  suo  amato  Michael,  a  suo  figlio  James  ed  alle  due  cagnette  Priscilla  e  Peggy,  ed  ogni  tanto  un  velo  di  tristezza  le  passava  davanti  agli  occhi  e  le  scendeva  giù  anche  qualche  lacrima,  pensando  al  passato.
Ma  si  riprendeva  subito  vedendo  sua  nipote  Shide  giocare  sulla  spiaggia  con  quei  cinque  diavoletti  a  quattro  zampe,  e    suo  figlio  James  e  Priscilla,  seduti  sulla  sabbia,   mentre  ammiravano  lo  stupendo   tramonto  nelle  sere  d’ estate,  bevendo  un  buon  bicchiere  di  vino  rosso.   
E  proprio  una  di  queste  sere,  mentre  era  sulla  veranda  e  stava  ammirando  i  suoi  tre  amori  umani  ed  i  cinque  amorini  a  quattro  zampe,  vide  sua  nipote  Shide  che  cessò  di  scavare  buche  e  si  mise  a  correre  verso  di  lei  con  qualcosa  in  mano  gridando:  "Nonna  Emma, nonna  Emma,  guarda  cosa  ho  trovato... un  regalo  per  te."  E  le  portò  una  grossa  conchiglia  rosa,  di  quelle  che  appoggiandoci  l’ orecchio  si  sente  il  rumore  del  mare.  Emma  la  prese  in  braccio  e  la  baciò  ringraziandola  del  bel  regalo,  poi  andò  verso  James  e  Priscilla,  che  erano  seduti  sulla  spiaggia,  per  fargliela   vedere,  e dopo  un  po’   Shide  si  accorse  che  dagli  occhi  di  sua  mamma,  del  suo  papà  e  di  sua  nonna  stavano  scendendo  delle  lacrime,  e   disse: "Perché  piangete,  state  male?"  "No" – risposero  all’ unisono  tutti  e  tre.  "Sono  lacrime  di  gioia"  disse  nonna  Emma.
E  si  abbracciarono  tutti  e  quattro,  e,  forse  per  via  degli  occhi  lucidi  ed  appannati,  ad  Emma  parve  di  vedere  all’ orizzonte,  là  dove  il  Sole  stava  morendo  dietro  le   nubi  rosa,  in  un  tripudio  di  colori,  il  volto  del  suo  amato  Michael  che  le  sorrideva  e  le  mandava  un  dolce  bacio,  mentre  intorno  a loro  saltavano  festosi  la  bianca  westyna  Cindy  ed  i  quattro  diavoletti  bianco/neri  John,  Ringo,  Penny  ed  Elly...
E  pensò  che  tutto  questo era  AMORE,  AMORE  PURO,  l’ AMORE  con  la  A  maiuscola  di  chi  nulla  pretende  ma  tanto  dà,  incodizionatamente,   incommensurabilmente,   gioiosamente...
...QUESTA  ERA  LA  SERENA  FELICITA’.     
				
					
					
Asia (riccaberno) e Riccardo
				
					
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						 20/01/2011 alle 17:43							Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
						
							20/01/2011 alle 17:43							Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
						
						
Tutto molto bello : trama, contenuto e conclusione. Complimenti!					
						 16/01/2011 alle 19:13							smilla (gloria61) ha scritto:
						
							16/01/2011 alle 19:13							smilla (gloria61) ha scritto:
						
						
sempre commoventi e bellissimi  i tuoi racconti ... grazie!!					
						 12/01/2011 alle 21:44							Melody (scozia) ha scritto:
						
							12/01/2011 alle 21:44							Melody (scozia) ha scritto:
						
						
Ehi.... ma Asia.... ti sei dimentica ta di me ...Melody....c'ero anch'io a correre con Cindy e i 4 jackini....  ops.....mi ero proprio immedesimata ....eh no... scusa è che mi sembrava di essere proprio lì....dentro la favola  era descritta tanto bene che....bravissimi Asia e Riccardo					
						 12/01/2011 alle 13:24							Pesca e Perla (sonia7017) ha scritto:
						
							12/01/2011 alle 13:24							Pesca e Perla (sonia7017) ha scritto:
						
						
Asia, Riccardo non ho parole...ho gli occhi lucidi per l'emozione...finale stupendo....siete veramente troppo bravi...leggendo mi immagino le persone,i westini, i luoghi..... Grazie, grazie per questa storia meravigliosa...					
						 12/01/2011 alle 12:41							yuma (lupagrigia50) ha scritto:
						
							12/01/2011 alle 12:41							yuma (lupagrigia50) ha scritto:
						
						
Ma Riccardo e Asia, siete bravissimi mi fate venire i brividini di commozione. Come ho amato i Beatles e come ho sperato di poterne sposare uno, uno a caso mi piacevano tutti e quattro, io sono del 1950 e all'epoca la fantasia galoppava fortissima, grazie per tutto					
						 12/01/2011 alle 11:42							Strauss (strauss) ha scritto:
						
							12/01/2011 alle 11:42							Strauss (strauss) ha scritto:
						
						
non vedevo l'ora di leggere il finale riccardo!ed e'stato bellissimo e commovente leggerlo come tutti gli altri!!grazie!					
						 12/01/2011 alle 08:14							Chicca (chicca) ha scritto:
						
							12/01/2011 alle 08:14							Chicca (chicca) ha scritto:
						
						
Grazie, ancora una volta...					
						 12/01/2011 alle 07:36							Golia (Tania) ha scritto:
						
							12/01/2011 alle 07:36							Golia (Tania) ha scritto:
						
						
Come sempre fantastico!!!!spiegazioni così scrupolose che sembra di viverle....					
 
		
		
		
		
		
 Noè (mocrate07)
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