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					 Categoria: Racconto
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Scritto da: Asia (riccaberno) e Riccardo
					
				
					
La Serena Felicità - Terza Parte
				
Dopo  la  brutta  disavventura  in  mare  dove  aveva  perso  per  sempre  i  suoi  tre  amichetti  Peggy, Barny  e  Jasper, Michael  aveva  deciso  di  non  andare  più  in  barca, la  quale  era  stata  recuperata  e  riparata,  ma  che  teneva  in  secca  sulla  spiaggia  vicino  al  faro.
I  tre  amichetti  gli  mancavano  molto, insieme  a  loro  aveva  conosciuto  finalmente  il  vero  amore,  quell’ amore  con la  A  maiuscola  per  il  quale  tutto  si  fà,  senza  chiedere  nulla  in  cambio. Il  suo  cuore, dal  giorno  che  aveva  visto  i  tre  Westyni,  si  era  aperto  ed  ora  sentiva  il  bisogno  di  donare  e  ricevere  amore.
Era  più  propenso  alle  relazioni  con  gli  altri,  tant’è  che  aveva  fatto  qualche  amicizia  in  paese,  e  le  sue  uscite  per  andare  a far  provviste  erano  sempre  più  frequenti.  Specialmente  da  quando  dietro  al  bancone  dell’ Emporio,  c’era  Emma  che  aiutava  suo  padre  George,  proprietario  del  locale,   a  mandare  avanti  l’ attività  da  quando  sua  madre  Mary  era  morta.
L’  aveva  già  vista  anni  addietro  mentre  sbirciava  dalla  porta  del  retrobottega: una  ragazzina  alta  e  magra  con  i  capelli  color  carota  e  tante  lentiggini  sul  viso  bianco  come  la  neve.  Di  chiare  origini  Irlandesi,  essendo  i  suoi  genitori  nati  entrambi  a  Coumeenoole, paese  sulla  baia  omonima  nel  sud  dell’ isola, Emma ora  era  una  bella  ragazza  di  25  anni, i  suoi  capelli  ricci  e  lunghi  color  rame, facevano  da  cornice  ad  un  viso  bellissimo,  impreziosito  da  occhi  color  smeraldo.  Anche  lei  da  un  po’  aveva  notato  che  le  visite  di  Michael  all’  emporio  erano  più  frequenti, ed  era  attrata  da  quel  bell’  uomo  biondo,  più  grande  di 10  anni, ma, vista  la  sua  fama  di  lupo  solitario  che  era  sempre  girata  in  paese,  non  gli  aveva  mai  rivolto  la  parola,  se  non  per  un  breve  “Buongiorno”  quando  entrava  e  “Arrivederci  e  Grazie”  quando  se  ne  andava.
Anche  a   Michael  cominciava  a  piacere  Emma, e  fu   il  primo  a  rompere  il  ghiaccio,  in vitandola  alla  festa  patronale  che  si  sarebbe  tenuta  di  lì  a  poco  in  paese. Lei  rispose  subito  di  sì,   sorpresa   ma  nel  contempo  lusingata   da  quell’ invito,  ed  i  due,  da  allora,  cominciarono  a  frequentarsi  sempre  più  spesso.   Ed  in  paese  dicevano  che  Emma  aveva  addomesticato  il  Lupo,  non  sapendo  che  gran  parte  del  merito  del  cambio  di  carattere  di  Michael  era  da  attribuire  ai  tre  piccoli  amici  Westy.
Dopo  quasi  un  anno  di  amore  condiviso,  la  bella   Emma  ed  il  biondo    Michael  convolarono  a  nozze  ed  andarono  a  vivere  insieme  nella  casa  accanto  al  faro. Lei  andava  a  lavorare  tutte  le  mattine  all’ Emporio  del  padre  e  Michael  faceva  sempre  il  guardiano  del  faro. Erano  contenti  Emma  e  Michael  della  loro  unione,  ma  per  raggiungere  la  serena  felicità  gli  mancava  ancora  qualcosa . E  l’ anno  dopo  arrivò  James:  quasi  4  chili,  pelle  bianca  come  la  neve,  capelli  biondissimi    ed  occhi  verdi  smeraldo  come  l’ acqua  del  mare  dove  si  specchiava  imponente  il  faro.
Ed  i  giorni  scorrevano  felici,  Emma,  Michael  e  James  sempre  insieme,  perché  mamma  Emma  non  andava  più  all’ emporio, papà  Michael era  sempre  al  faro  e  perciò   James  cresceva  felice  e  coccolato  dai  suoi  genitori. Ma  in  fondo  al  cuore  di  Michael  era  rimasto  un  angolino,  vuoto  di  amore, e  lui  sapeva  che  doveva  essere  riempito, ed  un  giorno  prese  la  sua  decisione.
 
James  aveva  tre  anni  e   andava  già  alla  scuola  materna  del  paese, perciò  mamma  Emma  era  tornata  ad  aiutare  suo  padre  all’ emporio,  anche  perché  lui  cominciava  ad  invecchiare  e  già  aveva  preannunciato  alla  figlia  che  di  lì  a  poco  avrebbe  lasciato  tutta  la  gestione  a  lei.
Michael  telefonò  alla  vecchia  amica  di  sua  mamma,  Martha,  ex  direttrice  del  canile  ora  in  pensione,  e  gli  chiese  se  poteva  aiutarlo  a  trovare  un  cucciolotto  come  quelli  che  aveva  ereditato  a  suo  tempo  alla  morte  della  madre.
"In  canile  non  credo  abbiano  dei  cuccioli"  gli  disse  Martha  "ma  comunque  puoi  andare  a  vedere,  se  vuoi  ti  accompagno",  poi  si  ricordò  di  aver  conosciuto  anni  fa’,  quando  era  stata  a  Plymouth , la  signora  Diane  Irwin  che  aveva  un  allevamento  di  Westy  a  Kingsteignton  e  di  avere  ancora  il  suo  numero  di  telefono,  e  glielo  diede.
Michael  non  pose  tempo  in  mezzo,  ed  il  giorno  dopo  telefonò  alla  signora  Irwin  e  fissò  un  appuntamento  per  la  domenica  successiva. Chiese  a  Paul,  suo  amico  che  era  rimasto  senza  lavoro  ed  al  quale  Michael  aveva  donato  la  sua  barca  per  poter  andare  a  pescare, se  poteva  sostituirlo  al  faro  la  domenica  successiva,  il  quale  gli  rispose  subito  di  sì.
 Non  disse  niente  a  Emma  della  sua  idea,  ma  solo  che  sarebbero  andati  a  fare  una  gita  nei  pressi  di  Plymouth.  Ovviamente  James  era  contentissimo  di  fare  questo  piccolo  viaggio.    La  domenica  seguente  partirono  di  buon’ ora,  Michael, Emma  e  James,  perché  occorrevano  quasi  7  ore  per  arrivare  a  Kingsteignton.
Si  fermarono  a  pranzo  al  “Tropea  Ristorante”  di  Bridgwater,  dove  servivano  un  ottima  cucina  italiana,  e  nel  primo  pomeriggio  arrivarono  al  “Rishtte”,   l’ allevamento  di  Westy  della  signora  Diane  Irwin.  Emma  appena  vide  tutti  quei  cagnetti  bianchi  come  la  sua  pelle, e  con  gli  occhi  nerissimi,  rimase  subito  estasiata  da  loro,  ma  era  anche  un  po’  perplessa:  suo  marito  non  gli  aveva  mai  parlato  della  sua  avventura/disavventura  con  i  tre  piccoli  amici,  e  nemmeno  che  aveva  intenzione  di  prendere  un  cagnolino.  James  dal  canto  suo  era  euforico  e  saltava  come  una  matto  e  saltò  ancora  di  più  quando  suo  papà  gli  disse  che  avrebbero  preso  un  cucciolino  tutto  per  lui.       
Arrivò  la  signora  Irwin  che  gli  spiegò  prima  alcune  cose  che  dovevano  fare  e  quelle  da  non  fare  quando  si  decideva  di  prendere  un  amico  peloso.  Poi  portò  la  famigliola  vicino  ad  un  recinto  dove   erano  5  cuccioletti  che  giocavano  tra  loro,  2  maschietti  e  3  femminucce,  e  li  disse  che  potevano  scegliere    quale  volevano.  James  lo  vide  subito:  uno  dei  batuffolini  bianchi  aveva  smesso  di  giocare  e  si  era  avvicinato  a  lui leccandogli   la  sua  piccola  manina   tesa.
"Papà  voglio  questo"  disse  a  Michael,  ma  la  signora  Diane  lo  corresse: "Non  è  “questo”,  è  “questa”, è  una  femminuccia". Ma  a  James  non  importava  certo  il  sesso  della  cucciola,   aveva  deciso  che  quella  sarebbe  stata  la  sua  amica  a  quattro  zampe;  anzi  disse  subito  a  suo  padre:  "La  chiamerò  Priscilla,  come  la  mia  amica  di  scuola".  Suo  padre  annuì  e  gli  disse  che  piaceva  anche  a  lui  il  nome.
Emma,  intanto,  sentendosi  un  po’  messa  da  parte  dai  suoi  maschi  per  la  scelta  del  cucciolo,  cominciò  a  girovagare  fra  i  vari  recinti  dell’  allevamento,  e  fu  attirata,  come  una  calamita  attrae  il  metallo,  da  un  cucciolotto,  con  due  occhietti  neri  magnetici,  e  dal  mantello  del  solito  colore:  nero  come  la  notte  più  buia.  Si  avvicinò  e  chiese  alla  signora  Irwin  perché  questo    fosse  nero  mentre  tutti  gli  altri  erano  bianchi: "E’  una   Scottish"  rispose  Diane, "L’ avevo  presa  da  un  amico  che  gli  alleva,  per  una  signora  di  Plymouth  che  me  l’aveva  richiesta,  ma  poi  non  lo  ha  voluta  più,  ed  ho  deciso  di  tenerla  per  me.  Si  chiama  Peggy,  ed  è  dolcissima. La  prenda  pure  in  braccio".  Michael  appena  sentì  quel  nome: Peggy,  ebbe  un  tuffo  al  cuore, al  ricordo  della  “sua”  Peggy  e  chiese  a  Emma,  che  intanto  l’ aveva  presa  su  e  alla  quale  Peggy  stava  leccando  il  viso,  se  gli  piaceva  e  se  avesse  voluto  prendersela.
Emma  ci  pensò  un  attimo  (ma  solo  un  attimo!!)  e  rispose  di  sì.  La  signora  Irwin  era  un  po’  restia  a  cedergli  anche  Peggy,  perché  si  era  affezionata  anche  lei   a  quella  “cinghialina”  nera,   ma  vide  i  loro  occhi  lucidi,  e  perciò  disse:  "Ok  ragazzi,  ma  dovete  promettermi  che  le  tratterete  bene,  e  che  almeno  una  volta  all’ anno, me   le  portate  qui  a  farmi  vedere  come  crescono."
James  dapprima  non  aveva  capito  che  gli  amichetti,  anzi  le  amichette  sarebbero  state  due,  ma  appena  se  ne  rese  conto,  cominciò  a  saltare  di  gioia  e  a   baciare  mamma  e  papà  per  il  doppio  regalo.  A  quel  punto  Michael  sentì  che  anche  lo angolino  del  suo  cuore  che  fino  ad  allora  era  rimasto  vuoto,  si  era  riempito,  anzi  il  suo  cuore  traboccava  ora  d’ Amore,  quell’ Amore  che  nulla  chiede,  ma  tanto  dà,   per  sua  moglie  Emma,  per  suo  figlio  James  e  per  i  loro  due  nuovi  AMORINI,  una  bianca,  l’ altra  nera:  Priscilla  e  Sally.
E  si  disse  che  quello  che  stava  provando  e  che  anche  Emma  sicuramente  provava  (glielo  aveva  letto  nei  suoi  meravigliosi   occhi  lucidi)  era  sicuramente........ la   SERENA  FELICITA’.   
				
					
					
Asia (riccaberno) e Riccardo
				
					
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						 06/12/2010 alle 14:19							Fiocco (Fiocco) ha scritto:
						
							06/12/2010 alle 14:19							Fiocco (Fiocco) ha scritto:
						
						
complimenti veramente bravissimi e ripeto con gran talento....continuate a scrivere siete stupendi grazie					
						 03/12/2010 alle 20:34							Toby (amoremio) ha scritto:
						
							03/12/2010 alle 20:34							Toby (amoremio) ha scritto:
						
						
bravi bravi bravi!!! leggere i vostri racconti è sempre emozionante...					
						 03/12/2010 alle 13:31							Pesca e Perla (sonia7017) ha scritto:
						
							03/12/2010 alle 13:31							Pesca e Perla (sonia7017) ha scritto:
						
						
Ancora una volta mi avete lasciato senza parole e ...con gli occhi lucidi! Complimenti!!! siete veramente bravi!bravi!!!!!!!!					
						 02/12/2010 alle 12:44							Leo (muschioso) ha scritto:
						
							02/12/2010 alle 12:44							Leo (muschioso) ha scritto:
						
						
Complimenti per il vostro racconto:un piacere da leggere. E ci piace leggere di posti, di nomi, di luoghi...sono vere perle questi racconti!Ancora grazie! Leo & Stefania					
						 01/12/2010 alle 20:01							Micky (micky) ha scritto:
						
							01/12/2010 alle 20:01							Micky (micky) ha scritto:
						
						
grazie...... infinitamente grazie.... 					
						 01/12/2010 alle 19:14							Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
						
							01/12/2010 alle 19:14							Thea dei Melograni (paola) ha scritto:
						
						
...e per la terza volta vi facciamo i nostri complimenti per i bei racconti che ci regalate!!!					
						 01/12/2010 alle 18:21							William (pinello) (tata) ha scritto:
						
							01/12/2010 alle 18:21							William (pinello) (tata) ha scritto:
						
						
baubaubau bello					
						 01/12/2010 alle 15:41							smilla (gloria61) ha scritto:
						
							01/12/2010 alle 15:41							smilla (gloria61) ha scritto:
						
						
ma siete bravissimi .... complimenti davvero!!!!!					
						 01/12/2010 alle 11:47							Strauss (strauss) ha scritto:
						
							01/12/2010 alle 11:47							Strauss (strauss) ha scritto:
						
						
meravigliosa!!!come le altre 2!!!!!!					
						 01/12/2010 alle 10:49							Chicca (chicca) ha scritto:
						
							01/12/2010 alle 10:49							Chicca (chicca) ha scritto:
						
						
Ma tu ci vizi!
Che bel racconto! Grazie per avercelo regalato e ancora complimenti x il tuo modo di scrivere.					
						 01/12/2010 alle 08:11							Golia (Tania) ha scritto:
						
							01/12/2010 alle 08:11							Golia (Tania) ha scritto:
						
						
Riccardo !!dovevi fare lo scrittore,complimenti come sempre.......					
						 01/12/2010 alle 07:55							yuma (lupagrigia50) ha scritto:
						
							01/12/2010 alle 07:55							yuma (lupagrigia50) ha scritto:
						
						
Grazie Asia e Riccardo, siete un duo formidabile, è bello leggere di mattina delle storie così belle, un abbraccio a tutti e due Yuma e la mamma					
 
		
		
		
		
		
 Noè (mocrate07)
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