"A TU PER TU" CON L'ALLEVATORE
Dialogo diretto con Elena Egorova
Allevamento Wild Blizzard

1) Innanzitutto vorremmo chiederle da quanti anni alleva e perche il suo allevamento ha questo nome?
Buongiorno a tutti. Sono una giovane allevatrice nata e cresciuta in Russia. Allevo westie dal 2006. Ma l’affisso (riconoscimento ufficiale dalla FCI e dall’ENCI) l’ho preso a marzo del 2011. Ho aspettato un po’ proprio perche volevo prima di tutto studiare bene la mia razza del cuore a livello professionale. In questi anni ho importato da tutta Europa alcuni esemplari di westie di allevamenti più noti e di genealogie importanti per avere una buona base per il lavoro seguente.
Il mio affisso è “Wild Blizzard” – che vuol dire “selvaggia tempesta di neve”. Essendo nativa della Russia qualche volta sento la mancanza della neve e avevo il desiderio ricordarla in qualche modo nel nome di mio allevamento. Poi quando ho visto i miei westie correre tutti insieme agitati da un rumore o dietro il gatto (che in verità non si fa mai prendere) mi è sembrato di vedere una nevicata. La parola “wild” me l’ ha suggerita la mia amica Elisa Borgini.

2) Come è nata la sua passione e decisione di diventare allevatore?
Credo che allevatori si nasca. Fin da bambina amavo alla follia i cani. Compravo tutti i libri che potevo trovare sui cani (non ce n’erano cosi tanti come ora) ed ero abbonata a 5 riviste. Davo da mangiare con le mie amichette a tutti i cani abbandonati spendendo la paghetta, in seguito facevo la dog-sitter, ero iscritta anche al kennel club della mia città e davo una mano dove potevo, frequentavo le expo facendo il commissario di ring. Insomma la mia passione è cresciuta insieme a me. Ma da sempre il mio sogno nel cassetto era “allevare”. Mi piacevano molto i cani di grande mole ma avevo bisogno di una razza che potessi gestire personalmente e che potessi portare sempre e ovunque con me. Il Westie per me era la razza ideale.

3) Quali sono le razze che alleva?
Allevo personalmente solo westie. Abbiamo un piccolo allevamento, insieme a mio marito, che alleva pastori tedeschi da più di 20 anni. Ovviamente ci diamo la mano l’un l’altro.

4) Qual è il motivo per cui ha scelto di allevare proprio i West Highland White Terrier?
Mi sono innamorata dell’aspetto, poi, conoscendo meglio la razza, ho scoperto che ha un carattere che fa proprio per me. Un cane grande in un piccolo ma robusto corpicino. Pieno d’amor proprio ma molto affettuoso e con la giusta dosa di pepe. Sempre allegro e giocherellone fino all’età avanzata. Quando vedi un westie sembra che un raggio di sole entri in casa in una grigia giornata di pioggia.

5) Ci dica il più grosso pregio di questa razza ed il più grosso difetto.
Il più grosso pregio di westie è il loro carattere unico. Credo che proprio il carattere renda questa razza cosi popolare e ricercata. Solo l’aspetto non basterebbe. Non credo che ci siano grossi difetti, bisogna essere molto prudenti nell’alimentazione e forse per le persone che non amano prendersi personalmente cura del mantello del proprio cane sarà un po’ dura avere il loro westie come quello che hanno visto sulle foto delle riviste.

6) Quanti esemplari sono presenti nel suo allevamento?
Per il momento ho 12 cani, tra maschi, femmine, giovani e adulti. Non vorrei averne di più anche perche mi piace “vivere” i miei cani, occupandomi personalmente di ognuno e facendo le coccole a tutti e avendo molti esemplari la cosa sarebbe molto difficile.

7) Quale è stata la più grossa soddisfazione che ha mai avuto durante la sua attività di allevatore?
In allevamento credo la soddisfazione più grande sia la nascita di una cucciolata programmata e tanto attesa. Una di queste per me è stata la mia cucciolata con il campione inglese Karamynd Playing Away at Tomlyndon. Ci si sente anche molto soddisfatti quando le persone che hanno preso un cucciolo ti chiamano anni dopo per ringraziare e magari prendere un altro cane tuo.
A livello espositivo ho avuto la grossa soddisfazione di vedere il mio primo maschio Seabisquit della Riva d’Arno fare la riserva di BEST IN SHOW a soli 14 mesi con un giudice spagnolo, mentre io ero nelle prime armi come espositore. In seguito lui è stato il mio primo campione italiano.

8) E la più grossa delusione?
Per il momento delusioni vere e proprie non ne ho avute. Anche se penso che allevare sia un'arte ed è una passione molto difficile, ci sono momenti buoni e momenti cattivi, si ha sempre a che fare con madre natura, quindi non è affatto facile.

9) Si è mai pentita di questa scelta?
No, i Westie sono tutta la mia vita.

10) Com’è, in generale, la giornata tipica di un allevatore?
La giornata tipica inizia presto come quella di qualsiasi persona che ha un cane ma i nostri impegni li dobbiamo moltiplicare per 12! (poi se vogliamo contare anche 6 pastori tedeschi…). Uscite al mattino presto, dare da mangiare ai cani 2 volte al giorno, pulizia dei locali e del territorio, toelettatura regolare (mi piace tenere i miei cani sempre in ordine), visite veterinarie, passeggiate in città o nel bosco (faccio a turni uscite con due tre cani alla volta). Dobbiamo aggiungere però anche gli spostamenti per le expo, per le monte, notti in bianco durante i parti, ricevimento delle persone interessate alla razza o dei clienti per lo stripping e l’addestramento. Con le cucciolate presenti gli impegni aumentano a dismisura. Passo molto del tempo anche per studiare e approfondire sempre di più le conoscenze della razza, gli accoppiamenti, le linee di sangue, i cani interessanti, tutte le novità riguardanti il mondo dei westie anche in Europa.

11) Cosa direbbe ad una persona che le confessasse l’intenzione di dedicarsi all’allevamento?
Lo scopo dell’allevatore dovrebbe essere quello di preservare la razza. Ma lasciare la razza in uno stato migliore di quanto era prima che iniziaste ad allevare sarà il più grande riconoscimento per voi. Non pensate che allevando una razza seriamente e con grande passione vi renderà economicamente, anzi per farlo ci vogliono molti investimenti. Ma le soddisfazioni sono direttamente proporzionali ai sacrifici che si è disposti ad affrontare. Il mio augurio personale invece è non smettere mai di studiare, rispettare i vostri concorrenti e amare i vostri cani senza nessun condizionamento ma in modo “gratuito”.

12) Che rapporti ha con i suoi clienti una volta che il cucciolo è stato consegnato?
Mi piace molto ricevere le notizie dei miei ex-cuccioli e le loro foto, dare consigli e rispondere alle numerose domande. Invito sempre da me per uno stripping gratuito le persone che abitano non molto lontano. E rimango molto contenta se continuano a venire da me per la toelettatura. Cosi posso vedere come crescono i miei cuccioli e se l’accoppiamento che ho progettato è stato giusto.

13) Ci dica il nome della persona a cui deve molto come allevatore.
Prima di tutto devo molto a mio marito Gabriele che mi ha incoraggiato molto all’inizio e continua a farlo anche ora. Un’altra persona importantissima a cui devo molto nel conoscere e capire la razza è la mia amica, la mitica Lorena Lotzniker, All.to della Riva d’Arno.

14) E il cane che ha lasciato un segno nel suo cuore?
Tutti i miei cani lasciano il segno nel mio cuore. Ma vorrei citare il mio primo westie Lussi, la mia ombra, senza la quale non esisterebbe il mio allevamento. Ormai è “pensionata” e passa la maggior parte del tempo a dormire sul divano ma quando è sveglia comanda lei!

15) Ci racconta un episodio curioso della sua vita da allevatore?
Una volta ho ricevuto una telefonata con la richiesta di valutare un cucciolo comprato in un allevamento - se era di razza. Sinceramente volevo rifiutare la richiesta ma le persone mi hanno detto che la loro figlia (di 15 anni) era ad un passo alla depressione, perche le persone che incontrava le dicevano che il cucciolo era al 100% un meticcio. Ho chiesto se aveva il pedigree, la risposta è stata – si. Il giorno dopo arrivano con un bellissimo cucciolo di 4,5 mesi, molto tipico e con ottimo pelo duro, che a quell’età è molto corto e aderente al corpo. Alla mia domanda chi e perché avesse detto alla loro figlia che il cucciolo era un meticcio, mi hanno risposto: “Perche non ha la testa a forma di crisantemo!”


Elena Egorova
All.to “Wild Blizzard”

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